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HomeEconomia Il Governo stringe su Autostrade: vertice Conte-maggioranza a Palazzo Chigi

Nodo concessione Aspi
Vertice Conte - maggioranza
in corso a Palazzo Chigi

Renzi: "Revoca concessione è follia"

Il titolo Atlantia sale in borsa

di Giuseppe Galletta27 Maggio 2020
27 Maggio 2020

Giornalisti davanti alla sede di ''Autostrade per l'Italia'' durante la riunione del Cda di Atlantia, Roma 17 settembre 2019. ANSA/FABIO FRUSTACI

Va avanti la sfida tra il governo e Autostrade per l’Italia sul nodo della concessione.

È in corso, secondo quanto apprende l’Ansa, un vertice di governo in videoconferenza. Alla riunione partecipano il premier Giuseppe Conte, i ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, dell’economia Roberto Gualtieri e i capidelegazione della maggioranza Dario Franceschini, Alfonso Bonafede, Teresa Bellanova e Roberto Speranza. Sul tavolo, il dossier messo a punto dalla ministra De Micheli.

Dopo le indiscrezioni di stampa sul vertice, Atlantia, che controlla Autostrade, avanza dell’1,82% in Borsa a 14,81 euro.

L’incontro di oggi è stato convocato dopo la riunione notturna di martedì 26 dello stato maggiore pentastellato (Crimi, Bonafede, Buffagni, Cancelleri) che ha ritenuto più conveniente una soluzione che preveda un assottigliamento della presenza di Atlantia in Aspi.

Niente revoca della concessione quindi, come volevano inizialmente i grillini ma una discesa di Atlantia ben sotto il 50% del capitale di Autostrade (oggi è all’88%), con le quote che passerebbero a F2i, Cdp e altri fondi delle casse di previdenza.

Non si tratterebbe di una nazionalizzazione come vorrebbe Alessandro Di Battista, ma un ridimensionamento consistente della holding della famiglia Benetton nella gestione della rete autostradale, insieme ad un taglio delle tariffe e aumento degli investimenti.

La scorsa settimana la holding Atlantia ha fatto sapere che “non è ancora pervenuta alcuna risposta alla proposta formale inviata da Aspi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti lo scorso 5 marzo, al fine di trovare una soluzione condivisa relativamente al procedimento di contestazione in corso ormai da quasi due anni”.

Il punto di partenza della discussione è stato il dossier della ministra De Micheli, che evidenziava le fortissime criticità della gestione targata Giovanni Castellucci, ex Ad di Atlantia, e che metteva in campo una serie di ipotesi, tra cui la stessa revoca.

Unicredit ha confermato il finanziamento da 1,25 miliardi chiesto da Autostrade. Se l’erogazione dovesse andare a buon fine renderebbe più difficile un eventuale “no” del ministro Gualtieri alla garanzia pubblica che il governo chiede alla società.

Anche Matteo Renzi si esprime sulla vincenda: “Decideremo con Pd e M5s. Entrino i fondi italiani. È assurdo – continua – trattare i Benetton come dei criminali, ma occorre un loro passo indietro. La revoca ad Autostrade è follia. Siamo al muro contro muro. Se continuiamo così, Autostrade vincerà tra due anni il ricorso, ma nel frattempo fallirà. Le autostrade passeranno in mano straniera e migliaia di lavoratori italiani saranno licenziati”.

 

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