ROMA – Il governo ha deciso di intervenire sulla crisi di Stellantis e di tutto il settore automobilistico, incrementando il fondo sull’automotive per raggiungere una cifra che sia almeno equivalente alle risorse del vecchio piano. Gli aiuti non saranno incentivi, ma andranno alle imprese a sostegno dei loro investimenti produttivi.
L’annuncio è arrivato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che chiede a Stellantis di investire per riaffermare la centralità dell’Italia nel piano industriale e nel mercato dell’auto. “Il governo è al lavoro per garantire al comparto auto risorse pari o superiori a 750 milioni di euro, sommando all’avanzo degli stanziamenti nel vecchio Fondo automotive, circa 200 milioni di euro, i 500 milioni già messi a disposizione dal bando Pnrr”, ha dichiarato Urso alla Camera. Questa volta, però, ha aggiunto che “le risorse saranno rivolte tutte a supportare le imprese e i loro investimenti”, non più solo agli incentivi per l’acquisto di auto.
Se l’annuncio del ministro diventasse realtà, si tratterebbe di un passo indietro significativo del governo, in quanto il fondo aveva già una dotazione di 750 milioni per l’annualità 2025, ma l’esecutivo aveva deciso di ridurla a 200. Per quanto riguarda Stellantis, è previsto un “tavolo” il 17 dicembre al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per segnare la rotta da seguire. “Credo che quel tavolo possa davvero essere una svolta rispetto a quello che è accaduto in questi anni in Italia e in Europa e indicare al Paese la strada giusta per sostenere il lavoro e l’industria”, ha fatto sapere il ministro del Mimit. Urso ha aggiunto di aver ricevuto da John Elkann rassicurazioni sul fatto che all’incontro si possa “finalmente esaminare un piano Italia chiaro e determinato sul sostegno degli stabilimenti con modelli competitivi e con investimenti in ricerca e innovazione”.