“Una articolata lettura storica delle vicende, non soltanto ecclesiali, del nostro Paese e del mondo(…..) un quadro dei temi, problemi e argomenti che interessano l’insieme dell’informazione detta religiosa, i personaggi, le cronache, le tensioni, le emozioni, gli interrogativi” così Angelo Paoluzi, nella prefazione al testo “Giornalismo e Religione, Storia, Metodo e Testi” sintetizzando la complessità dello scenario dell’informazione religiosa affrontato in questo volume.
I tre autori (Giuseppe Costa, Giuseppe Merola e Luca Caruso) hanno raccolto una molteplicità di articoli di informazione religiosa mostrandone l’evoluzione del tempo e hanno presentato il loro testo al FNSI.
Dal lontano 1950 ad oggi molte cose sono cambiate. Il giornalista religioso è una figura che inizialmente si limitava a raccontare il semplice fatto di cronaca, in una dimensione di rapporto conla Chiesache si sviluppava secondo linee direttrici già impostate.
La svolta fu il Concilio Vaticano II, che segnò in modo indelebile anche la storia stessa del giornalismo.La Chiesacomincia a prendere coscienza dell’importanza del sistema mediatico. Nasce Avvenire e la figura del giornalista religioso comincia a delinearsi con dei tratti sicuramente diversi da quelli precedenti. Non più un semplice narratore di eventi, ma un vero e proprio interprete, che necessita un bagaglio culturale di assoluto livello, infatti non può ignorare gli elementi fondamentali della storia della Chiesa così come del più complesso contenuto teologico, che si trova chiamato a divulgare e conseguentemente renderlo fruibile.
Tante le tematiche e affrontate e i testi raccolti, in particolar modo sono importanti le diciannove interviste a dei professionisti della comunicazione e dei media sul tema.
Evocativo il saggio sul fotogiornalismo di Giovanni Chiaramonte correlato da due inserti fotografici.
Concludono il volume l’apparato bibliografico che contiene tutta la letteratura scientifica sul tema del giornalismo religioso.
Alessio Perigli
