Il 2021 sarà l’anno in cui il digitale terrestre verrà superato dal web. A confermarlo è un report realizzato dall’area studi di Mediobanca, analizzando dati relativi al 2018. Quello che evidenzia il rapporto però è anche un aumento, allo stato attuale, del fatturato delle televisioni italiane. La tv resta ancora ancora il canale di informazione e intrattenimento più seguito in Italia, con un fatturato di nove miliardi, dieci se si includono i ricavi esteri di Mediaset.
Tra gli operatori privati europei primeggiano quelli statunitensi, Sky, Disney, Discovery, Viacom, Fox e Networks, che hanno registrato un fatturato superiore a quelli italiani, Mediaset e La7. I primi hanno chiuso il 2018 a quota quattro miliardi di euro (+8% sul 2017), le seconde si sono fermate a 3,5 miliardi (-6%).
In Italia a crescere è principalmente la tv a pagamento (+4,3%). Il gruppo Mediaset, unico broadcaster italiano attivo anche all’estero, si conferma primo (3,4 miliardi, -6,5%) grazie ai ricavi ottenuti in Spagna (un miliardo). Sul podio anche Sky (3,2 miliardi, +12%) e Rai (2,6 miliardi, -1,7%), entrambe davanti a Mediaset considerando i soli ricavi nazionali.
Lo scenario previsto da Mediobanca prevede poi un possibile aumento della pubblicità, che nel rapporto del 2019 era invece in calo del 5,3%. Le prospettive di crescita sono legate a Olimpiadi ed Europei di calcio, che però rischiano di essere condizionati dall’emergenza Coronavirus. Le proiezioni potrebbero quindi essere smentite dai fatti.
Secondo le previsioni ITMedia Consulting, nel 2021 la Tv tramite internet diventerà la principale piattaforma per diffusione in Italia, superando anche il digitale terrestre e raggiungendo quota 9,2 milioni di abitazioni rispetto ai 5,9 milioni del 2019. Sono previste acquisizioni, fusioni e alleanze e si ipotizza anche che il mercato video on demand in Europa occidentale, nel 2022, supererà i dieci miliardi di euro, con tassi di crescita a doppia cifra (+12%).