ROMA – La maggioranza si spacca per il ddl Sicurezza. La Lega vuole che lo si approvi subito. Ma per Fratelli d’Italia e per Forza Italia il decreto dovrebbe subire alcuni aggiustamenti, riguardanti la detenzione di madri con neonati e il divieto di sim per i migranti senza permesso di soggiorno.
Il governo vuole la terza lettura, Salvini dice no
Il governo Meloni apre alla riscrittura del disegno di legge numero 1660 sulla Sicurezza. La decisione arriva dopo un colloquio tra gli uffici legislativi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella con i rappresentanti dell’esecutivo. Ciriani, dell’area meloniana, è possibilista sulla terza lettura del provvedimento. La Lega invece vuole che il decreto venga confermato così com’è per mandarlo il prima possibile in Gazzetta ufficiale. Per il Carroccio il decreto rappresenta infatti “uno strumento normativo di primaria importanza”, per questo ha fretta di chiudere.
Il viaggio del decreto, tra riletture e possibili modifiche
L’esame sul decreto nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia del Senato continua anche se, riferiscono esponenti del centrosinistra, il presidente della Commissione Alberto Balboni avrebbe ammesso ci siano delle tecnicalità del testo da rivedere. A settembre il decreto è stato approvato alla Camera, ma al Senato continuano le discussioni su alcuni aspetti del decreto. A Palazzo Madama si valuta sopratutto la norma che prevede la facoltà – non più obbligo – del rinvio della pena per le mamme con figli più piccoli di un anno. Non solo. Dubbi di legittimità, secondo i tecnici del Quirinale, anche sull’articolo che vieta la vendita di schede telefoniche per cellulare agli extracomunitari senza permesso di soggiorno.
Sabato ci sarà una manifestazione contro il ddl
Contro il ddl previsto per questo sabato a Roma un corteo, in partenza alle 14 da piazzale del Verano. Alla manifestazione parteciperanno circa 800 realtà, che hanno aderito alla mobilitazione per opporsi al disegno. Parteciperà anche la Cgil, oltre ad alcuni protagonisti del mondo politico. Pd, M5s e Avs, con l’aggiunta di +Europa, hanno infatti deciso di unirsi alla rete “A pieno regime – No ddl sicurezza”.