Si sono svolti questa mattina, nella basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma, i funerali di Stato per l’ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci uccisi in Congo nell’attentato di lunedì 22 gennaio.
La basilica, a causa del contingentamento relativo al Covid, è chiusa al pubblico: i feretri, avvolti dal tricolore, sono stati trasportati nella chiesa dai carabinieri del 13esimo reggimento, quello di Iacovacci.
In prima fila, oltre ai familiari delle vittime, hanno presenziato anche i rappresentanti delle massime istituzioni italiane, come il presidente del Consiglio Mario Draghi, i ministri Lorenzo Guerini, Luigi Di Maio, Luciana Lamorgese, Giancarlo Giorgetti e i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Maria Elisabetta Casellati.
La messa è stata celebrata dal vicario del Papa, il cardinale Angelo De Donatis, che, portando anche il cordoglio di Francesco, nell’omelia ha affermato: “C’è angoscia per i troppi uomini invaghiti dal denaro, che tramano la morte del fratello. C’è angoscia perché la giustizia è disattesa. Luca e Vittorio sono stati strappati da questo mondo da artigli di una violenza feroce, che porterà altro dolore. Dal male viene solo altro male”.
Al termine della cerimonia c’è stato un forte momento di commozione; all’uscita delle bare, prima che il feretro abbandonasse la chiesa definitivamente, in piazza della Repubblica una piccola folla di cittadini ha applaudito assieme a tutti i presenti e sventolato i tricolori.
Il personale del Ministero degli Esteri, non potendo partecipare ai funerali causa Covid, si è radunato nel piazzale davanti la Farnesina e ha ricordato le due vittime con un momento di silenzio, stessa cosa fatta dalle sedi diplomatiche italiane in Russia e Spagna.