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Il concerto di Travis Scott
provocò "danni permanenti"
a una struttura medievale

La rivelazione dell'Ingv dopo i rilievi

La Sovrintendenza beni culturali sapeva

di Antonino Casadonte18 Gennaio 2024
18 Gennaio 2024

Il rapper americano Travis Scott | CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

ROMA – Il concerto di Travis Scott al Circo Massimo di Roma la sera del 7 agosto scorso ha “spaccato”, direbbero i giovani. Stavolta, però, nel vero senso della parola. Le vibrazioni prodotte dalla musica e dalle oltre sessanta mila persone presenti all’esibizione del rapper americano, infatti, avrebbero prodotto la “deformazione permanente” alla struttura della Torre della Moletta. Una rivelazione certificata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) dopo aver effettuato gli opportuni rilievi.

La notizia del danno in sovrintendenza. Ma c’è la smentita

A ricevere la notizia per primo sarebbe stato il sovrintendente ai beni culturali di Roma Claudio Parisi Presicce che, come riportato dal quotidiano capitolino Il Tempo, avrebbe chiesto di sospendere i rilievi. Presicce tuttavia smentisce, assicurando che “non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale”. “Abbiamo avuto una riunione con quattro tecnici di una delle società che fa le indagini per noi – ha spiegato – non hanno certificato il danno e continuavano a ripetere che probabilmente le cause andavano individuate in diversi fattori”. Insomma, ci vorranno ulteriori approfondimenti per chiarire la vicenda. “Occorre avere al più presto i dati ufficiali di quelle indagini, possono essere utilizzati per assumere decisioni in funzione della salvaguardia del bene culturale”, ha concluso il sovrintendente.

Musica troppo alta e spray al peperoncino, il concerto delle polemiche

Riavvolgiamo il nastro e torniamo all’estate scorsa. Uno show immerso nelle polemiche quello di Scott. Una marea umana scatenata, che salta sulle note musicali a tutto volume. Un trambusto tale da provocare decine di telefonate ai Vigili del fuoco per paura che fosse scoppiato un terremoto. Un “sisma” che sarebbe stato avvertito al Celio e a Santa Maria Maggiore. E anche dal punto di vista dell’ordine pubblico le cose non andarono meglio, anzi. Almeno 60 persone rimasero intossicate perché alcuni fan avevano utilizzato spray al peperoncino, altre respiravano a fatica e un adolescente senza biglietto fu trasportato all’ospedale Bambin Gesù dopo essere caduto da un’altezza di quattro metri nel tentativo di intrufolarsi abusivamente al concerto.

I giorni successivi all’evento

Dopo quanto accaduto il 7 agosto, nei giorni successivi la direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, attaccò il Campidoglio. “Daremo parere negativo a questo tipo di eventi per salvaguardare la conservazione del parco archeologico”, aveva affermato. Immediata la replica dell’assessore comunale ai Grandi Eventi, Alessandro Onorato, che ironicamente sottolineò: “Per fortuna i concerti al Circo Massimo non li decide Alfonsina Russo. Secondo lei qui ci dovrebbero essere solo l’Opera e il balletto e tutti gli altri no”.

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