Il multimiliardario Bernard Arnault con la sua maison Fendi approdano nel quartiere Eur di Roma. L’uomo la cui rivista Forbes ha attribuito un patrimonio di 41 miliardi di dollari, si assicura l’uso del Palazzo della Civiltà Italiana, il cosiddetto Colosseo quadrato, simbolo del fascismo e dell’architettura razionalista con un affitto da 240mila euro al mese. L’amministratore delegato di Fendi, Pietro Beccari, fa sapere che la casa è “fiera di questo accordo”.
La trattativa. Dopo Fendi, i re del cachemire Loro Piana, Bulgari e Pucci, il quarto uomo più ricco del pianeta trasformerà il bianco edificio in una sede prestigiosa grazie agli abiti e alle creazione firmate Fendi. La trattativa con Eur Spa è durata alcuni mesi ma alla fine il presidente Pierluigi Borghini ha ceduto i 12 mila metri quadrati distribuiti su sei piani in cambio di 240 mila euro di affitto.
Quello dell’Eur, spiega Pietro Beccari, “è uno dei più bei palazzi del mondo”. E Fendi “rappresenta la tradizione e la modernità e il dialogo tra l’edificio dell’Eur e l’altro seicentesco di largo Goldoni è ideale. Sarà il nostro nuovo quartier generale, dove lavoreranno almeno 400 persone: i mille metri quadrati del piano terra ospiteremo esposizioni dedicate al made in Italy e alla creatività italiana: siamo aperti a qualsiasi suggerimento”. E così, dopo il finanziamento del restauro della Fontana di Trevi, conclude, “questa operazione definisce ancor più Fendi come un marchio romano”.
Il simbolo degli anni Trenta. Un’altra operazione strategica per il 64enne che tramite Lvmh controlla una sessantina di marchi e che si somma quella che nel2005 ha visto l’inaugurazione della Boutique di largo Goldoni. E ora è toccato alla creazione degli anni Trenta di Giovanni Guerrini, Ernesto Lapadula e Mario Romano che è stato lo sfondo di pellicole come Roma città aperta di Rossellini, l’Eclisse di Antonioni, Otto e mezzo di Fellini, Il ventre dell’architetto di Peter Greenaway e Notte prima degli esami di Brizzi.
Sara Stefanini