Quello cinematografico è uno dei settori che oggi può ripartire nel Lazio, dopo la chiusura dovuta all’emergenza Coronavirus. Ma non sarà una riapertura immediata. I set, in base alle indicazioni della Regione, dovranno prima essere messi in sicurezza per far sì che vengano rispettate tutte quelle misure necessarie al contrasto del Covid-19: controlli sullo stato di salute di attori e personale, utilizzo di mascherine, rispetto della distanza di sicurezza, disponibilità di prodotti per l’igiene e presenza fissa di un medico.
“L’organizzazione dei nostri set è un sistema complesso, ma abbiamo le capacità produttive e professionali per adattarci, magari modificando alcune pratiche, e tornare a lavorare in sicurezza”, afferma la presidente dei produttori Anica, Francesca Cima, in un’intervista all’Ansa. La prima fase sarà dedicata alla preparazione dei set per mettere a punto i protocolli, mentre la vera e propria ripartenza “potrebbe avvenire a giugno, con la conclusione delle opere che erano già sul set e che sono state interrotte in fase di lavorazione. Nel frattempo abbiamo lavorato in remoto, allo sviluppo creativo delle nuove opere, insieme agli autori”.
Il blocco ha causato un danno economico per tutto il settore cinematografico. Circa un mese fa c’era stato un incontro con il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, per chiedere un sostegno da parte del governo. Anche per la ripartenza sarà “fondamentale un supporto finanziario – sottolinea Cima – sia a copertura dei maggiori costi derivanti dallo stesso protocollo di sicurezza e dall’inevitabile allungamento dei tempi di lavorazione, sia attraverso forme di garanzia che scongiurino il default delle imprese nel caso estremo in cui ci fossero nuove interruzioni dovute al contagio”.
A proposito delle difficoltà nel mondo del cinema, è intervenuto nella trasmissione Domenica In, l’attore e regista Claudio Amendola: “Nel nostro ambiente non c’è alcun ammortizzatore sociale e per questo si sta facendo di tutto per tutelare chi non ha reddito in questa fase delicata. Ci sono attori, e non parlo di noi 50 fortunati che possiamo permetterci di passare tempo senza lavorare, ma di tutti gli attori minori che non hanno modo di guadagnare”. Per quanto riguarda la ripresa della produzione, l’attore ha dichiarato: “Sarà molto difficile ricominciare in sicurezza e attualmente non ci sono le condizioni”.