Il giudice del Supremo tribunale federale Luis Fux ha ordinato l’arresto di Cesare Battisti, l’ex terrorista dei Pac di cui l’Italia chiede l’estradizione affinché sconti l’ergastolo. Il fermo è stato chiesto dalla procuratrice generale Raquel Dodge per “evitare il rischio di fuga e assicurare una eventuale estradizione”: la richiesta di arresto è immediatamente esecutiva. La Polizia federale dovrà infatti rintracciare l’italiano a Canenaia, cittadina nello stato di San Paolo nella quale vive da alcuni anni. In seguito all’arresto e a un’eventuale richiesta di estradizione, Battisti potrà fare appello alla Corte Suprema.
L’effetto Bolsonaro ha avuto conseguenze immediate sulla vicenda dell’ex terrorista: “Riaffermo il mio impegno a estradare Cesare Battisti, amato dalla sinistra brasiliana”, aveva detto. “Lui può dire quello che vuole, io sono protetto dalla Corte suprema”, era la risposta dell’italiano. La questione da chiarire è se un presidente in carica possa o meno revocare la decisione di un capo di Stato precedente: l’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva gli aveva infatti concesso la possibilità di rimanere libero in Brasile. “Non ho avuto accesso alla decisione del giudice, l’ho saputo dai media, non posso commentare”, ha dichiarato Igor Tamasaukas, avvocato dell’ex terrorista. Ma nascono i dubbi su eventuali fughe: “È da novembre che non lo vediamo”, ha dichiarato una vicina all’inviata della tv brasiliana Globo.
Un ergastolano che si gode la vita, sulle spiagge del Brasile, alla faccia delle vittime, mi fa imbestialire!
Renderò grande merito al presidente @jairbolsonaro se aiuterà l’Italia ad avere giustizia, “regalando” a Battisti un futuro nelle patrie galere. https://t.co/jAz3tuq7Xd— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) December 14, 2018
“Un ergastolano che si gode la vita, sulle spiagge del Brasile, alla faccia delle vittime, mi fa imbestialire!”, il commento del vicepremier Matteo Salvini. “Qui le patrie galere lo aspettano a braccia aperte”, ha scritto il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. “Saremo soddisfatti solo quando Battisti sarà estradato in Italia”, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.