Avvio di settimana in negativo per le Borse europee. Su Piazza Affari pesa il blocco di tutte le attività industriali non necessarie emanato dal governo per contenere l’emergenza Coronavirus. Dopo un avvio in rosso, Milano, a metà seduta conferma, il proprio calo segnando -3,04%.
A Piazza Affari maglia nera resta Cnh (-13,4%) e le banche Unicredit (-5,80%). Resta ben comprata Diasorin (+3,14%) con Nexi (+5,72%). Atlantia paga la nuova stretta sui trasporti (-6,79%). Forte calo anche per Exor (-5,55%) e Tenaris (-4,6%).
Lo spread tra Btp e Bund scende poco sotto quota 200, a 199,5 punti base, con il rendimento del titolo decennale del Tesoro in calo all’1,60%.
L’unica eccezione di oggi è il titolo di Juventus a +1,2%.
Giornata difficile anche per gli altri listini europei che a metà seduta confermano le perdite. L’Eurostoxx 50 cede il 3,5% mentre tra i singoli listini Francoforte lascia sul terreno il 3,82% con il Governo tedesco che si prepara ad uno scudo da 1.200 miliardi per contrastare gli effetti economici del Coronavirus. Parigi perde il 2,98%, Londra il 4,08% e Milano il 3,04%.
Le Borse cinesi hanno chiuso la seduta in brusca frenata per il timore dell’avanzata del virus a livello globale: l’indice Composite di Shanghai ha ceduto il 3,11%, a 2.660,17 punti, mentre quello di Shenzhen ha perso il 4,26%, a quota 1.631,88.
Seul ha chiuso gli scambi con un nuovo crollo, dovuto anche al fallimento del primo voto procedurale al Senato degli Stati Uniti sul pacchetto anti pandemia da 1.600 miliardi di dollari: l’indice Kospi, dopo uno stop alle contrattazioni per eccesso di ribasso, brucia 83,69 punti, a 1.482,46, con una perdita del 5,34%. Sul fronte valutario, il dollaro recupera terreno e sale a 1.266,5 won.
Non va meglio a Wall Street con i future che perdono in media il 2,5%.