Si è da poco conclusa la decima edizione del Festival del cinema di Roma, la prima sotto la direzione di Antonio Monda. Il bilancio della Festa è positivo soprattutto per la qualità dei film che sono stati presentati. Le critiche si sono però spostate sulla mancanza di star di questa edizione che ha avuto un red carpet poco attraente. Insomma nulla da ridire sul puro piacere della visione, ma i numeri non sono positivi.
Di fatto quest’anno la Festa del cinema ha chiuso in ribasso rispetto alla precedente sia dal punto di vista degli incassi che da quello della partecipazione. Forse si è sentita la mancanza di madrine, giurie e cerimonie d’apertura e chiusura. Non si sa. Certo è che l’incasso totale è stato di 215mila euro, circa il 20% in meno rispetto al 2014, con un calo di 68mila euro. Sono stati oltre 35mila, invece, i biglietti venduti con una contrazione del 21 per cento rispetto allo scorso anno.
E’ stata quindi un’edizione sottotono. Va però anche considerato che quest’anno non è stata utilizzata la sala Santa Cecilia dell’Auditorium ( che è la più grande con 1500 sedute) e poi c’è stato un giorno in meno di kermesse. L’assenteismo generale è sicuramente legato alla minor mondanità dell’evento. “La festa non è solo coriandoli e lustrini. Ho rifiutato film con star importanti solo perché li trovavo brutti”, ha commentato il direttore Antonio Monda ribadendo poi che la formula “niente giurie e premi se non il pubblico e poca mondanità” è quella giusta. Si chiude invece con successo la sezione dedicata ai bambini e ai ragazzi “Alice nella città” che registra un +14% di incremento tra pubblico e accreditati.
Giulia Lucchini