La Juventus gioca con il cuore, ma non c’è niente da fare: il Bayern di Monaco è stato più forte e passa gli ottavi di finale con due goal, tutti nel secondo tempo. La Chiampions bianconera è finita ad aprile, ma comunque sia il bilancio rimane positivo dal momento che la squadra di Conte è tra le otto maggiori corazzate europee.
Tutta nella ripresa. La sconfitta juventina si costruisce tutta nel secondo tempo, quando Mandzukic – al 18esimo – prima, e Pizarro – a tempo scaduto poi – mettono la parola fine al sogno di Antonio Conte che non biasima nessuno se non, forse, qualche giocatore che non è stato all’altezza della serata. Nel primo tempo, invece,la Juve anche se mai incisiva, era riuscita a tenere il risultato nella speranza di un cambio di rotta nel secondo tempo.
Nessun rimpianto. «Troppo forti per noi, ora pensiamo allo scudetto». In tutto il marasma di negatività post eliminazione, l’allenatore juventino riesce a trovare parole di conforto per la sua squadra, e parla di della Champions come di un sogno: «Ci siamo svegliati, ma è stato bello». A quanto pare lo “spread” tra Italia e Germania non è solo una variabile economica. È il direttore generale, Beppe Marotta, infatti, a fare una sorta di mea culpa e parlare di differenza sostanziale tra il calcio italiano e quello tedesco. «Il gap che si è visto è anche quello più generale, dei due campionati. Il Bayern magari non ha dei top player, ma ha un grande collettivo, un grande management, un potere d’acquisto e un fatturato doppio del nostro». E ha concluso che «dobbiamo trovare la forza di essere competitivi e il discorso non vale solo perla Juve».
Onore ai vincitori. Con profondo savoir-faire tutto lo staff bianconero sancisce anche a parole ed elogi la vittoria dei teutonici di Monaco. Il capitano Superi Gigi Buffon primo su tutti che parla di differenza eccessiva tra le due squadre, e pronostica chela Coppa parlerà tedesco. Antonio Conte segue la stessa linea di pensiero affermando che «È passata la squadra migliore, un gruppo rodato da tantissimi anni e costruito per vincere. Non penso sia assurdo dire che è il più forte Bayern Monaco di sempre, con giocatori molto fisici che corrono sempre e hanno grande qualità».
Paolo Costanzi