Verranno da tutti i continenti, anche dalla “fine del mondo”, i leader internazionali per salutare in Piazza San Pietro il Papa e per presenziare all’inizio del ministero petrino. Il Pontefice uscirà domani mattina, intorno alle 08.50, dalla residenza di Santa Marta sulla sua jeep bianca ed è la prima volta che un Papa, prima del rito del’intronizzazione, effettuerà un bagno di folla fra i fedeli venuti a festeggiarlo . Centotrenta delegazioni sono già giunte nella Capitale per partecipare alla intronizzazione. Tutto il Sud America sarà presente con i rispettivi capi di Stato. Oltre il presidente argentino Cristina Fernandez de Kirchner, parteciperanno il presidente del Brasile Dilma Rousseff, il presidente cileno Sebastian Pinera, il paraguayano Federico Franco ed il messicano Enrique Pena Nieto. Non ci sarà il presidente americano Barack Obama, impegnato in Israele, ma farà le sue veci il vicepresidente cattolico Joe Biden insieme al governatore del New Mexico Susan Martinez e il leader democratico Nancy Pelosi. Tornando in Europa a rappresentarela Germaniaci sarà la cancelliera Angela Merkel, dalla Spagna il principe delle Asturie Felipe con la moglie Letizia e il premier Rajoy. Dal Portogallo il presidente Antonio Cavaco Silva e dalla Francia il primo ministro Jean-Marc Ayrault ed infine il principe di Monaco Alberto II.
A rappresentare l’Italia il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con la moglie, il premier Mario Monti, i nuovi presidenti di Camera e Senato Laura Boldrini e PietroGrasso insieme a Franco Gallo presidente della Corte Costituzionale. Oltre il mondo politico, anche quello religioso sarà presente con vari esponenti cattolici e non: il patriarca ecumenico ortodosso Bartolomeo di Costantinopoli, Hilarion del patriaarcato di Mosca, insieme a quelli di Cipro, Grecia, Albania e Ucraina. Fitta delegazione anche dal mondo ebraico: il direttore generale del Gran Rabbinato d’Israele, esponenti del World Jewish Congress e dell’Anti Defamation League. Non potevano mancare il Capo Rabbino di Roma, Riccardo Di Segn, il Presidente della Comunità ebraica capitolina Riccardo Pacifici e il presidente delle comunità ebraiche italiane Roberto Gattegna. Presente anche il prsidente della Comunità religiosa islamia, Coreis,l’imam Yahya Pallavicini. Dall’Argentina, patria del Pontefice, Mohamed Youssef Hajar, segretario generale dell’Islamic Organization of Latina America.
Intanto Roma si prepara all’evento con un dettagliato piano di sicurezza. Definita una “zona di rispetto” intorno al Vaticano interamente pedonalizzata. Le metro saranno gratuite per agevolare l’afflusso dei pellegrini e i servizi bus, in direzione San Pietro, rafforzati. Chiuse al traffico anche molte strade delle zone limitrofe per evitare l’afflusso tramite mezzi privati.
Francesca Ascoli