KIEV – Se il Senato statunitense sembra sulla buona strada per approvare il pacchetto di finanziamenti all’Ucraina, lo stesso non vale per la Camera. I repubblicani, infatti, non voteranno il disegno di legge sugli aiuti a Kiev, ha fatto sapere lo Speaker Mike Johnson, che in un post su X ha confermato che il suo partito continuerà la pratica di ostruzionismo: “Siamo stati chiari sin dall’inizio che qualsiasi cosiddetta legge sulla sicurezza nazionale avrebbe dovuto riconoscere che la nostra sicurezza comincia al confine”.
My statement on Senate’s failure to address the most critical aspect of national security supplemental legislation: pic.twitter.com/ENjJ0WzKsK
— Speaker Mike Johnson (@SpeakerJohnson) February 13, 2024
Per il Grand Old Party i flussi migratori dal Messico rimangono la priorità, a scapito dell’Ucraina, dove la guerra continua a infiammare il terreno.
Da Mosca attacchi militari e politici
La Russia ha lanciato sul territorio ucraino, per la prima volta dall’inizio della guerra, anche un missile ipersonico anti nave Zirkon. È successo il 7 febbraio scorso, come riportato dall’Istituto di ricerca scientifica di Kiev (Kndise). Si tratta di un missile con una gittata tra 400 e 1.000 chilometri: solo la Russia ha già a disposizione questi vettori, che negli Usa sono ancora in fase sperimentale.
Ma Mosca ha anche inserito la prima ministra estone Kaja Kallas nella lista dei ricercati, per “azioni ostili contro la Russia e contro la sua memoria storica”. Secondo il Moscow Times, la decisione del ministero dell’Interno russo sarebbe legata alle dichiarazioni di Kallas a favore dello smantellamento di un monumento di epoca sovietica nella città di Narva.
Il treno dello zar
A sud di Donetsk, intanto, è comparso un muro di vagoni ferroviari che si estende dietro le retrovie russe. A segnalarlo è il think tank americano Institute for the study of War, che nel suo rapporto dell’11 febbraio scrive: “Le forze russe sembrano aver costruito una barriera lunga 30 chilometri, soprannominata treno dello zar, probabilmente per servire come linea difensiva contro futuri assalti ucraini.” La preparazione del muro, realizzato con 2.100 tra carrozze passeggeri e vetture merci, sarebbe cominciata nel luglio 2023.
I combattimenti sul campo
Le forze russe hanno attaccato l’Ucraina nella notte del 12 febbraio con 23 droni kamikaze, 16 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev. Droni Shahed lanciati dalla Crimea occupata, e distrutti nelle regioni di Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia e Kherson. Dopo gli attacchi notturni il sindaco di Dnipro Boris Filatov ha ordinato l’evacuazione di un ospedale e la chiusura delle scuole. La corrente elettrica nella città, interrotta a causa dei bombardamenti, è stata ripristinata.
Quella della centrale termoelettrica di Dtek colpita da un raid russo è ancora staccata. È la stessa azienda, la principale compagnia elettrica ucraina, a farlo sapere su Telegram: “Il nemico continua a effettuare attacchi terroristici sistematici contro le strutture civili ed energetiche dell’Ucraina”. Secondo le prime informazioni non ci sarebbero vittime, mentre i tecnici sono al lavoro per riattivare la produzione.