NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 13:20 del 22 novembre 2024

HomeCronaca I mass media si dimenticano degli stranieri in Italia

I mass media si dimenticano degli stranieri in Italia

di Sara Stefanini30 Maggio 2012
30 Maggio 2012

L’agenzia di stampa, AdnKronos, ha ospitato ieri la sesta e ultima tappa dei Convegni Co.In. Nella tavola rotonda si è parlato del rapporto tra l’immigrazione e le modalità con le quali i mass media trattano questo tema. Troppo spesso stereotipi e atti xenofobi portano i giornalisti a parlare degli immigrati solo in caso di omicidi o attentati, insomma di atti negativi. Se ne parla solo se fa notizia. E, si sa, bad news is good news. La visione che danno, nel totale, è quindi tutto tranne che positiva. A questo proposito Mario Morcellini, direttore del Dipartimento di Comunicazione dell’UniversitàLa Sapienza di Roma: «In nessun altro campo della realtà si ha una visione così netta come per i casi che coinvolgono gli immigrati. Questo perché dall’altra parte ci sono soggetti deboli. – e continua – L’affiancamento delle storie degli immigrati alla cronaca nera è shockante».
Media. Molti erano i rappresentanti del mondo del giornalismo presenti al convegno. Dal direttore del Tg3, Bianca Berlinguer al direttore de Il Tempo, Mario Sechi, all’editorialista del Corriere della Sera, Antonio Polito. Ma non mancavano i portavoce degli stranieri, tra cui l’ex Presidente della Stampa Estera e corrispondente olandese del giornale De Telegraaf, Maarten van Aalderen, il vice segretario Stampa Estera e corrispondente messicano dell’Agenzia Notimex, Mario Osorio Beristain e il direttore di due testate per la comunità albanese in Italia, Keti Biçoku. Ed è proprio la Biçoku che denuncia la stampa italiana di non occuparsi della quotidianità degli stranieri in Italia, e come, d’altronde, sottolinea Lozzi «negli anni ’90 su Rai2 c’era Non solo nero che trattava il tema, adesso si sono fatti passi indietro e addirittura si criminalizza l’etnia».
Il giornalista Beristain si dice meravigliato perché «gli italiani sembrano non ricordarsi del loro passato di immigrati». Parole come “extracomunitario” e “clandestino” sono diventate di connotazione negativa e di questo, purtroppo, non si può far altro che darne colpa ai mezzi di comunicazione.
Gli stranieri sono una risorsa, ma la “paura dello straniero” rimane «tra le prime paure degli italiani. Stando ai dati Istat dopo la disoccupazione e la criminalità, si ha paura degli immigrati» dichiara Maria Cecilia Guerra, il sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L’impegno dello Stato è quello di sollecitare il mondo della comunicazione a dare voce anche a quelle minoranze etniche che, silenziosamente, fanno parte della comunità italiana già da tempo.

 Sara Stefanini

 

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig