ROMA – Il mercato dei fumetti in Italia vale 179 milioni di euro, in crescita media del 15,7% rispetto al 2021. Tuttavia nei primi nove mesi del 2023 sono diminuite le vendite con un venduto di 62,8 milioni di euro e un calo del 13,4% nei canali di vendita “trade” ovvero librerie, e-commerce e supermercati.
I dati sono contenuti nell’aggiornamento annuale dell’indagine sul profilo operativo delle librerie di fumetti che l’Associazione Italiana Editori ha realizzato in collaborazione con Lucca Crea e presentato il 2 novembre in un incontro al Lucca Comics & Games.
Il lettore tipo
I lettori italiani di fumetti nel 2022 sono invece oltre 10 milioni, pari al 23% della popolazione tra i 15 e i 74 anni. Erano il 18% nel 2021. Secondo l’aggiornamento annuale dell’Aie chi legge fumetti nell’84% dei casi è anche lettore di romanzi e saggistica, nel 47% dei casi è lettore di e-book, nel 40% ascoltatore di podcast e nel 19% ascolta audiolibri.
Le vendite di fumetti nelle librerie
Il 61% delle librerie di fumetti ha a disposizione un sito Internet attraverso cui vengono effettuate vendite attraverso piattaforme e-commerce collegate. Tutte le librerie possiedono un profilo social su Facebook, il 94% Instagram, il 46% Tik Tok, il 7% Pinterest e il 4% X (Ex Twitter).
Le 440 librerie di fumetti italiane hanno un assortimento medio di 5300 titoli e nel 36% dei casi trattano anche l’usato. Il venduto di soli fumetti è 216mila euro.
“Il peso delle vendite di fumetti nuovi nelle librerie sul territorio sfiora il 40% (39,8%) sul totale di 179,1 milioni di euro, valori che confermano la capacità di un canale specializzato come questo di contrastare la concorrenza che proviene da altri canali di vendita”, così Giovanni Peresson, direttore dell’Ufficio studi dell’Associazione italiana editori spiega i dati di vendita dei fumetti nelle librerie italiane.
“Si tratta per altro di esercizi commerciali che vendono anche l’usato, offrendo anche altri tipi di servizio al vasto pubblico degli appassionati, per un valore del venduto complessivo nel 2022 di 85,8 milioni di euro” ha concluso Peresson.