ROMA – Cristiano Ronaldo compie 40 anni e non smette di segnare e far sognare. Con la doppietta dello scorso 3 febbraio, il campione portoghese ha raggiunto quota 923 reti in carriera, nella sua sfida personale per raggiungere quota mille.
Nato e cresciuto sull’isola di Madeira, a 12 anni lascia la famiglia – e l’amatissima mamma Maria Dolores – per inseguire il suo sogno e vestire la maglia dello Sporting Lisbona. Esordisce nel calcio professionistico nel 2002. Da quel momento non ha mai smesso di fare gol e di far sognare i tifosi delle squadre in cui ha giocato.
Cinque palloni d’oro, cinque Champions League, un Campionato europeo vinto con il suo Portogallo e decine di altri trofei lo inseriscono automaticamente nel club dei più grandi della storia del calcio. Trasfendosi all’Al-Nassr, nel 2023, è diventato pioniere del calcio saudita, che da quel momento destinazione ambita per i calciatori di tutto il mondo. “Mi piacciono le sfide”, dice Ronaldo riferendosi alla sfida in Arabia. “Quando ho deciso di trasferirmi non sapevo che la lega sarebbe cresciuta così in fretta, ma sapevo che in uno o due anni sarebbe stata al top, come è ora”.
La rivalità con Messi è stata “una sana lotta, come tra Prost e Senna”, sostiene il cinque volte pallone d’oro. “Abbiamo condiviso il palco dei premi per 15 anni e siamo sempre andati d’accordo. Ci siamo nutriti a vicenda”, conclude.
A un futuro lontano dal calcio non pensa: “Potrei abbandonare l’agonismo oggi e non me ne pentirei. Ma sarebbe un peccato perché vado ancora molto bene. Mi direi ‘accidenti, posso fare la differenza per un altro anno o due’”.