ROMA – La nazione di Panem torna sul grande schermo dopo otto anni d’assenza. Da oggi 15 novembre è ufficialmente disponibile in tutte le sale italiane “Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente”, adattamento cinematografico dell’romanzo scritto da Suzanne Collins e prequel del film distopico del 2012 Hunger Games.
Alla base dell’opera, Francis Lawrence – già regista della saga – tenta di rispondere ad una delle domande lasciate irrisolte dalla prima trilogia: cosa ci cela dietro al personaggio del tirannico presidente Snow?
La ballata dell’usignolo e del serpente è infatti ambientato circa sessant’anni prima rispetto alle vicende della saga originale, e racconta la genesi di Coriolanus Snow (Tom Blyth), anni prima di diventare il presidente di Panem. Il ragazzo, appena diciottenne, viene scelto come mentore per i decimi Hunger Games e spera in questo modo di poter rialzare il nome della sua casata, caduta in disgrazia nel dopoguerra di Capitol City. Ai decimi Hunger Games viene ordinato al giovane di fare da mentore a Lucy Gray Baird, il tributo del Distretto 12. La giovane attira da subito l’attenzione della nazione cantando durante la Mietitura e Coriolanus vede in lei la speranza del riscatto sociale.