Dopo la controversa legge sulla Sicurezza Nazionale di Hong Kong, entrata in vigore il 1° luglio, i cittadini della città portuale oggi hanno visto ufficializzata e concretizzata la presenza cinese nel territorio dell’ex colonia britannica. Con una cerimonia ufficiale, è stato aperto l’Ufficio per la tutela della sicurezza nazionale del governo centrale. Il nuovo bureau si trova nel lussuoso Metropark Hotel a Causeway Bay, secondo quanto previsto dalla nuova legge.
La scelta non è casuale. L’ex struttura alberghiera sorge proprio su Victoria Park, il luogo dove ogni 4 giugno, dal 1989, viene tenuta la commemorazione delle vittime del Massacro di piazza Tiananmen. Le 266 stanze di cui l’hotel era provvisto saranno trasformate in uffici per accogliere personale locale e della Cina continentale. A capo dell’ufficio, su cui campeggia la bandiera cinese, c’è Zheng Yanxiong, “falco” della vicina provincia di Guangdong, che parla cantonese e distintosi per l’approccio duro nelle proteste in un piccolo villaggio della provincia meridionale cinese. Zheng, parlando nella cerimonia, ha assicurato che la nuova agenzia “rafforza il lavoro di collegamento e di coordinamento” con le altre istituzioni della Cina continentale presenti in città, tra cui la guarnigione dell’Esercito di liberazione popolare.
Durante l’inaugurazione, anche la attuale governatrice di Hong Kong Carrie Lam è intervenuta in un discorso in cinese mandarino, affermando che l’apertura dell’ufficio rappresenta “un momento storico perché è un’altra pietra miliare nell’istituzione di un solido sistema legale e di un meccanismo applicativo per mantenere la sicurezza nazionale a Hong Kong”.