Ma Chun-man è il secondo condannato a Hong Kong per incitamento alla secessione ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale e il primo per atti che coinvolgono solo la parola. Il 31enne soprannominato ‘Capitan America 2.0’ dovrà scontare 5 anni e 9 mesi di carcere. L’uomo aveva cantato slogan e fatto discorsi sull’indipendenza dell’ex colonia in almeno 20 occasioni pubbliche e sui social media tra agosto e novembre 2020.
Il giudice distrettuale Stanley Chan ha stabilito che nei discorsi di Ma si celava una strategia volta a incitare altre persone a strappare la sovranità di Hong Kong dalle mani della Cina: prima a livello scolastico e poi attraverso una progressiva espansione a tutte le classi sociali per “stimolare la prossima rivoluzione”. La difesa di Ma Chun-man invece sostiene che l’uomo volesse solo testare la legge sulla sicurezza e dimostrare che la libertà di parola era protetta. Non vi sarebbe stata quindi alcune richiesta reale circa l’indipendenza.