HomeEsteri Amministrative, schiaffo a Hollande: la Francia consegna i comuni all’estrema destra

Amministrative, schiaffo a Hollande: la Francia consegna i comuni all’estrema destra

di Nicola Maria Stacchietti24 Marzo 2014
24 Marzo 2014

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Si è concluso il primo turno delle amministrative francesi. La destra estrema si è aggiudicata quasi il 5% del totale dei voti, ma in alcuni comuni della Francia del sud il sindaco è già targato “Front National” (senza bisogno di aspettare il ballottaggio). In città come Fréjus, Hénin-Beaumont, Béziers, Perpignan, il candidato del Fronte nazionale finisce decisamente in testa e nel caso di Henin-Beaumont vince addirittura al primo turno conquistando il municipio. Erano cinque i comuni con un sindaco FN fino a queste amministrative.
Dilaga anche la destra di Jean-François Copé, che si aspetta che nei comuni dove sono al ballottaggio destra e sinistra, i voti del Front National confluiscano nella sua coalizione.
Si consegnano alla destra anche Parigi e Marsilgia, dove si attende il secondo turno, ma dove i gollisti e la destra sociale sono largamente in testa. Nella capitale, la favoritissima socialista Anne Hidalgo è in svantaggio di un punto abbondante contro la candidata Ump, Nathalie Kosciusko-Morizet, con la quale andrà al ballottaggio. E peggio ancora per la sinistra va a Marsiglia, dove Patrick Mennucci, il socialista che si è proposto come alternativa all’attuale sindaco Ump Jean-Claude Gaudin, precipita al terzo posto, a vantaggio del candidato del Fronte Nazionale.
Altro dato rilevante è quello dell’astensionismo: siamo tra il 36 e il 38%. Hollande si appella allo “spirito repubblicano” per i ballottaggi.
Dall’Italia Borghezio benedice i risultati francesi: “Lo straordinario boom elettorale del Front National di Marine Le Pen in Francia è solo l’assaggio di quello che sarà lo tsunami delle europee. La Lega Nord – continua Borghezio -, che sarà alleata della Le Pen nel nuovo Parlamento Europeo, sarà coprotagonista della grande novità rappresentata dall’irrompere in massa nel nuovo Parlamento Europeo di almeno 80-100 eurodeputati pronti ad opporsi su immigrazione, euro, identità e diritti dei popoli e la deriva antidemocratica del super Stato dei burocrati di Bruxelles”. E con il M5s avranno di certo un buon alleato con cui opporsi ai partiti europeisti.

Nicola Maria Stacchietti

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