“È vero, ho visto il gran premio del Brasile 2018 in compagnia di Michael Schumacher, nella sua villa in Svizzera”. A rilasciare queste dichiarazioni sulle pagine del settimanale tedesco Auto-Bild Motorsport è Jean Todt, presidente della Fia, la Federazione Internazionale dell’Automobile e grande amico del sette volte campione del mondo di Formula 1, con cui ha condiviso anni di insuperati successi in Ferrari. Todt, ex direttore generale del comparto corse della Scuderia, ha raccontato di far visita almeno due volte al mese all’ex pilota e di essergli rimasto vicino nei momenti più difficili. Questi certamente non sono mancati da quando nel 2013 Schumacher subì un gravissimo incidente mentre sciava sulle Alpi francesi, che lo ha costretto negli ultimi cinque anni ad un lentissimo percorso di cura, sul quale la famiglia ha da sempre mantenuto assoluta riservatezza. Da allora infatti Schumacher si è diviso tra l’ospedale di Losanna e la residenza di Gland, in Svizzera, al cui interno è stata adibita un’area completamente dedicata alla sua riabilitazione.
Jean Todt si è poi espresso anche sulle modalità con cui viene trasmessa la pubblicità dalle emittenti private che mandano in onda le gare di Formula 1, confessando di “sentirsi frustrato” per l’eccesso di spot che interrompono i gran premi. “Capisco – ha affermato il numero uno della Fia – che le emittenti private finanziano la loro copertura in questo modo e che la procedura rispetta la legge. Ma avrei desiderato una di quelle finestrelle nell’angolo dello schermo per non perdere la gara completamente. Quando vedo una gara, voglio essere in grado di seguirla”. Todt ha inoltre elogiato giornalisti e i commentatori, definendoli “molto competenti” e aggiungendo “so quanto sia difficile questo lavoro, per questo non voglio criticarli”.