Juventus contro Tottenham significa anche Higuain contro Kane, 33 presenze e 18 gol in stagione per il primo, 33 presenze e 32 gol per il secondo. Una sfida inedita quella tra bianconeri e Spurs, che metterà di fronte anche Allegri e il proprio passato: nella stagione 2010/2011, quando era alla guida del Milan, venne eliminato dagli inglesi sempre agli ottavi. La marcia dei campioni d’Italia verso la finalissima di Kiev riparte dall’Allianz Stadium, dove la Juventus ha perso una sola volta nelle ultime 31 partite di Champions League, per mano del Bayern Monaco.
Un buon auspicio per Allegri, che dovrà fare a meno di giocatori importanti, quali Barzagli, Lichtsteiner, Cuadrado, Matuidi, Dybala. Sul fronte inglese invece Pochettino dovrà rinunciare al solo Alderweireld. “La Juventus è una squadra eccezionale. Non ci possiamo confrontare con una società che nella sua storia ha vinto di tutto. Noi siamo un club giovane che punta a diventare competitivo”, ha affermato il tecnico argentino di origini piemontesi, senza però rinunciare alla solita mentalità offensiva che contraddistingue il suo Tottenham, in campo con il consueto 4-2-3-1.
Un gioco offensivo che, visti i numeri straordinari della difesa juventina (1 gol subito nelle ultime 16 partite) sembrerebbe destare poche preoccupazioni nell’entourage bianconero. Allegri però di una cosa si preoccupa: il rischio di affrontare la gara esclusivamente sul piano fisico e atletico. “Tecnicamente dovremo giocare una partita molto buona perché se la mettiamo sotto il punto di vista fisico possiamo uscire con le ossa rotte”, ha affermato in conferenza stampa.
In contemporanea alla sfida di Torino il Basilea ospiterà in casa il Manchester City, dominatore della Premier League, in uno scontro che sembra già segnato. Domani sera invece Porto-Liverpool e, attesissimo, il match tra PSG e Real Madrid.