L’ennesima finale perduta, la febbre, venticinque minuti di sgroppate lontane dalla porta e la voglia di strapparsi subito di dosso l’ennesima medaglia d’argento mentre il match winner e rivale Cristiano Ronaldo esulta a pochi metri. E’ presumibilmente questa l’ultima mesta scena di Gonzalo Higuain nel suo sbiadito film in rossonero.
Adesso lo aspetta a Londra mister Sarri, chiamato a fare da taumaturgo al campione fragile che con lui è stato protagonista nei ruggenti anni di Napoli prima di diventare malinconico comprimario nella Juventus e infine comparsa arrabbiata con il Milan. L’operazione è quasi fatta e prevede il passaggio dell’argentino al Chelsea in prestito semestrale, con ipotesi di un altro anno, sempre a titolo temporaneo. Sono d’accordo i bianconeri, che ne detengono il cartellino, e non si stracciano le vesti i rossoneri, già alla ricerca del sostituto.
Infatti l’addio triste di Higuain all’Italia scatena un effetto domino ballato sulle punte con il direttore generale milanista Leonardo vicino a chiudere per Krzysztof Piatek, gioiellino del Genoa già autore di 13 gol nella sua prima stagione in serie A. Al giocatore sarebbe stato proposto un contratto di quattro anni e mezzo da due milioni di euro netti. Le due società si incontreranno domani.
Stando ai rumors, se il club ligure si privasse del cannoniere polacco, potrebbe fiondarsi sul talentino della Juventus Moise Kean, classe 2000, in rete nello scorso turno di Coppa Italia.
Intanto è quasi certo il trasferimento di un altro attaccante, vecchia conoscenza del nostro campionato: il Chelsea che aspetta Higuain si appresta a salutare Alvaro Morata. L’ex bianconero è vicino al rientro in patria, sponda Atletico Madrid. Potrebbe sfidare nel derby di Madrid gli ex compagni del Real. Una storia figlia del triste saluto del Pipita.