BAKU – Il rock entra nella politica: a Baku, in Azerbaigian, dove prosegue la Cop29 sul clima, il segretario generale dell’Onu António Guterres fa entrare in scena i Guns N’ Roses. “Percepisco un appetito per l’accordo”, dice. Parla di “appetite for agreement”, parafrasando l’album del celebre gruppo statunitense “Appetite for Destruction”.
Già tre anni fa, alla Cop26 di Glasgow, il Segretario aveva citato gli AC/DC: “Il riscaldamento globale è una autostrada per l’inferno”, chissà se proprio quella “Highway to Hell” cantata nel 1979 dal primo cantante della band, Ben Scott. In questi anni sono cambiate molte cose, non soltanto i gruppi musicali preferiti di Guterres. Quello che resta è l’impegno per salvaguardare il pianeta. “Le aree di convergenza si stanno mettendo a fuoco”, ha continuato il Segretario, “ma le differenze rimangono. Abbiamo bisogno di una spinta maggiore per portare la discussione sulla linea del traguardo”.
“Così – ha concluso Guterres – faccio appello ai ministri e ai negoziatori: ammorbidite la linea dura, trovate un sentiero fra le vostre differenze”. Il riferimento è alle divisioni che caratterizzano la prima bozza di documento finale pubblicata poco fa sul sito dell’Unfccc, l’agenzia dell’Onu per il clima che organizza la conferenza. Il testo, infatti, non fissa ancora la cifra dei finanziamenti ai paesi vulnerabili, e propone due opzioni: una che rispecchia la posizione dei paesi in via di sviluppo, e una quella dei paesi sviluppati.