GAZA – Ci sono sei dipendenti dell’UNRWA tra le vittime – un numero non ancora preciso tra 14 e 18 – del raid su una scuola trasformata in rifugio nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. L’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di fornire assistenza umanitaria ai profughi palestinesi ha precisato, in una nota, che si tratta del “più alto numero di vittime tra i nostri dipendenti in un singolo incidente” durante la guerra.
In una dichiarazione all’Afp, il portavoce della Protezione civile di Gaza Mahmoud Bassal ha parlato proprio di “martiri e diversi feriti in seguito al massacro della scuola Al-Jouni”, avendo già citato in precedenza che donne e bambini figuravano tra i morti. Proprio l’esercito israeliano ha dichiarato – in un comunicato – che le sue forze aeree hanno “effettuato un attacco di precisione contro i terroristi che operavano all’interno di un centro di comando di Hamas” nella scuola di Nuseirat, che ospitava circa 5.000 sfollati al momento dell’attacco.
Guterres: “Quello che sta accadendo a Gaza è inaccettabile”
Sull’episodio è intervenuto anche il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. “Quello che sta accadendo a Gaza è completamente inaccettabile. Una scuola trasformata in un rifugio per 12.000 persone è stata colpita dagli attacchi di Israele. Sei dei nostri colleghi dell’Unrwa sono fra le vittime. Queste drammatiche violazioni della legge umanitaria internazionale deve fermarsi ora”, ha scritto su X.
Hamas: “Ai negoziati nessuna nuova richiesta”
Chiara anche la posizione di Hamas, che ha espresso il suo parere in una nota citata da Al Jazeera. “Affermiamo la continua positività e flessibilità del movimento per raggiungere un accordo di cessate il fuoco e il ritiro dell’esercito dall’intera Striscia di Gaza. Confermiamo che non presenteremo nuove richieste e non rifiuteremo alcuna nuova condizione sull’accordo da parte di nessuna delle parti”.
