MOSCA – Kiev attacca, Mosca risponde. Continua senza sosta la guerra nei cieli orientali, con i raid ucraini sulle regioni russe e i contraccolpi del Cremlino alle infrastrutture energetiche del Paese avversario.
Droni ucraini su 9 regioni russe
Nella notte le forze di difesa aerea russe hanno abbattuto 144 droni lanciati da Kiev su nove regioni del Paese, venti dei quali solo nella regione di Mosca. Qui, ha fatto sapere il governatore Andrey Vorobyov, gli attacchi non hanno risparmiato i civili, provocando la morte di una donna di 46 anni. Tra le vittime, forse, anche un bambino di nove anni, il cui decesso non è stato ancora confermato. Per il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, l’offensiva subita non risponde a vere esigenze militari ma mostra “la vera essenza del regime di Kiev”. Ecco perché, ha continuato, la Russia “continuare l’operazione militare” in Ucraina per rispondere al bisogno di “proteggersi”.
Voli sospesi in tre aeroporti a Mosca. Conquistati altri 4 villaggi nel Donetsk
Per ragioni di sicurezza, questa notte i voli da e per i tre aeroporti moscoviti di Vnukovo, Domodedovo e Zhukovsky sono stati temporaneamente sospesi. A riferire la notizia l’agenzia Interfax, secondo cui i voli sono ora ripresi regolarmente.
Come riferito dal ministero della Difesa di Mosca, via terra l’avanzata russa non ha invece subito arresti, con l’esercito che nelle ultime ventiquattro ore ha conquistato altri quattro insediamenti nella regione ucraina del Donetsk.
Kiev: “Abbattuti i droni lanciati da Mosca”
Questa notte anche la Russia ha lanciato droni su Kiev che, ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare della capitale, ha abbattuto 38 velivoli su 46. Oltre ai droni distrutti, le forze russe avrebbero lanciato anche un un missile balistico Iskander-M dalla Crimea occupata e un missile antiradar X-31P dallo spazio aereo sopra il Mar Nero.
Bombe russe sulle infrastrutture energetiche di Kiev
Nella giornata di ieri, 9 settembre, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda, le forze russe hanno continuato a bombardare le infrastrutture energetiche ucraine, colpendo otto siti nel Paese. Gravi i disagi per la popolazione, con più di novecento famiglie rimaste al buio nella regione di Chernihiv e problemi nel settore ferroviario nella regione di Dnipropetrovsk.