MOSCA – “La decisione dell’amministrazione americana di inviare munizioni all’uranio impoverito a Kiev è un chiaro segno di disumanità”. Così l’ambasciata russa negli Stati Uniti ha accusato la scelta di Washington di fornire munizioni all’uranio impoverito all’Ucraina. “Washington è pronta a combattere non solo fino all’ultimo ucraino ma anche a mettere una croce sulle generazioni future – continua l’ambasciata – l’amministrazione americana rivela la sua vera natura: è profondamente indifferente sia al presente dell’Ucraina che al futuro della repubblica e dei suoi vicini europei”, conclude.
Anche il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov si è espresso sulla decisione degli Usa di fornire all’Ucraina proiettili all’uranio impoverito. Peskov ha poi sottolineato che le munizioni sono state ampiamente utilizzate dalle forze Nato nelle guerre nella ex Jugoslavia. “L’uso di questi proiettili ha avuto conseguenze molto tristi, registrate anche dalle organizzazioni internazionali”. Infine ha affermato che la responsabilità: “sarà interamente nelle mani degli Stati Uniti d’America, che hanno preso tale decisione”.
Stoltenberg: “Ucraini guadagnano circa 100 metri al giorno”
“Non abbiamo mai pensato che la controffensiva sarebbe stata facile. I russi hanno preparato linee di difesa multiple: non abbiamo mai visto nella storia così tante mine come in Ucraina. Ma Kiev sta guadagnando terreno, circa 100 metri al giorno”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg alla commissione esteri del Parlamento Europeo.
Feriti a Odessa
Due civili sono rimasti feriti la scorsa notte in seguito a un attacco con droni russi contro il distretto di Izmail, nella regione di Odessa, diretto contro le infrastrutture civili e portuali. Si tratta del quarto attacco a questo distretto negli ultimi cinque giorni, ha sottolineato il governatore Oleg Kiper, ex procuratore d’assalto di Kiev: “A seguito dell’incursione odierna dei droni Shaled, in diversi insediamenti sono state danneggiate infrastrutture civili e portuali, un silo e un edificio amministrativo”.