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HomeEsteri La Russia accusa l’Occidente
“Provocherà l’armageddon nucleare”

Guerra in Ucraina, l'accusa
della Russia all'Occidente
Causerà escalation nucleare

Per Medvedev "arrestare Vladimir Putin

è come dichiarare guerra alla Russia"

di Maddalena Lai23 Marzo 2023
23 Marzo 2023

Soldato ucraino in trincea | account Telegram Zelensky/Official

MOSCA – “I Paesi occidentali guidati dagli Stati Uniti hanno deciso di portare l’umanità sull’orlo di un Armageddon nucleare”. Così la Russia, per mezzo del suo ambasciatore negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, ha commentato le parole di un alto funzionario americano, secondo cui le munizioni all’uranio impoverito sono impiegate da decenni e non costituiscono un rischio elevato. Le parole di Antonov sono solo l’ultimo atto della lunga querelle che, da giorni, vede contrapposti la Federazione russa e i Paesi del blocco occidentale, dopo la decisione del governo britannico di fornire a Kiev munizioni all’uranio impoverito. Mentre Mosca torna ad agitare lo spauracchio di un’escalation nucleare, il ministro degli Esteri del Regno Unito, James Cleverly, replica seccamente che “l’unico Paese al mondo che parla di nucleare è la Russia. Noi stiamo solo aiutando l’Ucraina a difendersi”.

Nuovi attacchi missilistici contro Kiev 

In Ucraina continuano, invece, i bombardamenti. Nella notte un attacco missilistico russo ha colpito la città di Avdiivka, nella regione orientale del Donetsk. Lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, rivelando che i missili, in realtà, puntavano all’impianto chimico Avdiivka Coke and Chemical Plant. Il bilancio, per il momento, è di due morti. Rispetto agli ultimi attacchi russi all’Ucraina Josep Borrel, Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la sicurezza, sul suo profilo Twitter ha sottolineato che “proprio quando Putin ha espresso la necessità di una ‘soluzione pacifica’ al presidente Xi, la Russia commette nuovamente crimini di guerra”.

Le reazioni internazionali al mandato d’arresto contro Putin emesso dall’Aia 

La scelta di Borrell di parlare di crimini di guerra è tutt’altro che casuale data la recente decisione del Tribunale internazionale dell’Aia di emettere un mandato di arresto nei confronti di Vladimir Putin per il crimine di “deportazione di bambini ucraini”. Un arresto di Putin equivarrebbe a “dichiarare guerra alla Russia”, ha fatto sapere l’ex presidente russo Dmitry Medvedev, minacciando bombardamenti e ritorsioni militari contro qualunque Stato assuma una simile iniziativa.

A margine del Consiglio europeo – che si svolgerà dal 23 al 24 marzo a Bruxelles – la premier dell’Estonia, Kaja Kallas, ha affermato che avverrà un incontro con il segretario generale dell’Onu Guterres, che deve decidere se perseguire legalmente Putin. Infatti, Kallas ha precisato che, per quanto la decisione della Corte penale internazionale sia “un buon segno” perché dimostra che “nessun leader è immune”, essa non ha comunque la competenza di perseguire un crimine di aggressione.

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