KIEV – Cresce la tensione nel conflitto russo-ucraino. L’esercito russo continua ad attaccare. Nella notte tra lunedì e martedì sono stati distrutti 14 droni russi a Kiev. Bombe anche su Kherson dove è stato colpito un ospedale. Aumenta anche la paura per uno scontro nucleare dopo l’annuncio che la Bielorussia ospiterà armi nucleari russe sul suo territorio.
Gli attacchi nella notte
Ad essere lanciati contro il territorio ucraino nella notte sono stati 15 droni kamikaze Shahed-136. Tuttavia, le difese aeree di Kiev sono riuscite a sventare l’attacco e a distruggerne 14. Lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine su Facebook. Sempre nella notte a Kherson le forze russe hanno colpito un edificio dell’ospedale intitolato a Luchanskyi. Secondo le prime indicazioni, la città è stata colpita con fuoco d’artiglieria.
Il sostegno occidentale e la risposta del Cremlino
Intanto l’Ucraina ha ricevuto i primi tank britannici Challenger e la Germania ha inviato a Kiev 18 carri armati Leopard promessi dal governo tedesco. Dura la replica di Mosca. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha commentato la fornitura dei carri armati Leopard affermando che la Germania in questo modo svolge un ruolo attivo nella fornitura di armi all’Ucraina. Ciò “aumenta il suo coinvolgimento diretto e indiretto nel conflitto”, ha aggiunto Peskov. Nel frattempo la Russia ha testato missili antinave Moskit nel Mar del Giappone. Un’azione che può essere vista come una risposta alla visita di Fumio Kishido – primo ministro giapponese – in Ucraina martedì scorso.
La risposta russa alle “minacce” della Nato
Nei giorni scorsi la Russia ha deciso di procedere con il dispiegamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia. Ad annunciarlo è stato proprio il Cremlino e la conferma è giunta anche da Minsk. Il ministero degli Esteri della Bielorussia ha dichiarato di essere costretto a ospitare armi nucleari tattiche russe sul suo territorio. La scelta è una conseguenza delle recenti minacce della Nato. Minsk – come fa sapere il ministero della Difesa – ha adottato le misure “per rafforzare la propria sicurezza e la propria difesa”.
La questione degli orfani ucraini rapiti
Kiev continua a muovere accuse contro le forze russe. Secondo Irina Vereshchuk, ministra ucraina per la Reintegrazione dei territori occupati, i militari russi hanno rapito 4.390 bambini ucraini orfani. Vereshchuk ha poi spiegato che i bambini si trovano al momento nei territori occupati dai russi o in Russia. L’Ucraina sta raccogliendo le prove dei rapimenti e delle deportazioni illegali per sottoporle alla Corte penale internazionale.
Nuovo incontro in programma per Zelensky
Intanto secondo i media ucraini il presidente Volodymyr Zelensky potrebbe recarsi a Varsavia. Lo ha riportato l’agenzia polacca Pap, la quale ha fatto sapere che Pawel Jablonski – il viceministro degli affari esteri della Polonia – ha accennato alla visita del presidente ucraino. La data della visita però non sarà annunciata per motivi di sicurezza.