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HomeEsteri Guerra in Siria, la Turchia vuole attaccare Kobane. Le truppe di Damasco avanzano

Guerra in Siria, la Turchia
vuole attaccare Kobane
Truppe di Damasco avanzano

Scontri nelle ultime ore a Qamishli

Erdogan: "500 terroristi neutralizzati"

di Federica Pozzi14 Ottobre 2019
14 Ottobre 2019

epa07909317 Turkish soldiers with armored vehicles on their way to Northern Syria for a military operation in Kurdish areas, near the Syrian border, in Akcakale, Sanliurfa, Turkey 10 October 2019. Turkey has launched an offensive targeting Kurdish forces in north-eastern Syria, days after the US withdrew troops from the region. EPA/STR

Carri armati e blindati dell’esercito turco e delle milizie arabe filo-Ankara sono entrati questa mattina nel nord della Siria per sferrare un attacco a Kobane dal fronte occidentale. Il piano militare è attraversare l’Eufrate, confine naturale della regione amministrata dai curdi-siriani, costruendo un ponte temporaneo sul fiume, per poi attaccare prima l’area curda di Zormagar, Kobane e Ayn al Arab.

Intanto, secondo l’agenzia di stampa ufficiale siriana, le prime truppe di Damasco sono entrate a Tell Tamer, città situata a circa venti chilometri dal confine turco, e sono avanzate nel nord-est siriano raggiungendo Ayn Issa, tra Raqqa e il confine turco. Questi movimenti sono la conseguenza dell’accordo di ieri tra le forze curdo-siriane e il governo siriano, mediato dalla Russia, per fermare l’offensiva di Ankara.

Fonti locali riferiscono che nelle ultime ore si sono verificati scontri armati tra le forze curde e militari governativi siriani a Qamishli, nella Siria nord-orientale, quando i siriani hanno tentato di uscire dal “perimetro di sicurezza” in cui si trovano da anni, circondati dai curdi. Qamishli è il capoluogo della provincia della Jazira della regione semi-autonoma curdo-siriana. Ma è anche sede dell’aeroporto internazionale, controllato dalle forze governative, che dal 2011 sono rimaste a guardia di un perimetro di sicurezza all’intero della città.

Il presidente turco, Recep Tayip Erdogan, si è espresso sui successi raggiunti fino ad ora: sarebbero 500 i terroristi “neutralizzati” nell’offensiva della Turchia contro le milizie curde nel nord-est della Siria. Poi ci sarebbero altri 50 miliziani, di cui 26 feriti e 24 arresi. La cifra è stata fornita dalla Difesa di Ankara questa mattina.

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