HONG KONG – La guerra tecnologica tra Stati e Uniti e Cina dietro al venerdì nero di Alibaba, che a Hong Kong chiude a -9,96%. Decisivi per il crollo una serie di fattori, a partire dalla pubblicazione dei conti del terzo trimestre, che, come riporta Forbes, hanno deluso le aspettative. A questi si aggiungono l’annullamento del piano di ristrutturazione aziendale annunciato a marzo e la vendita di azioni da parte del fondatore Jack Ma.
L’annullamento del piano di riorganizzazione aziendale
Alibaba, in particolare, avrebbe dovuto dividersi in sei unità indipendenti, sei gruppi aziendali suddivisi in cloud: e-commerce cinese, e-commerce globale, mappatura digitale, consegna cibo, logistica e intrattenimento. Il piano, però, è saltato. Tra i motivi del flop le restrizioni statunitensi sui chip per computer. Nel dettaglio, la stretta Usa sull’export di chip avanzati ha colpito le consegne di microprocessori per motivi di sicurezza nazionale, compresi quelli di Nvidia, cruciali per l’intelligenza artificiale. “Riteniamo che uno spin-off completo del Cloud Intelligence Group potrebbe non raggiungere l’effetto di aumentare il valore per gli azionisti”, ha spiegato pertanto Alibaba.