“Il disgusto e la vergogna” titola l’Equipe. Sbattuto in prima pagina il volto insanguinato di Fabio Grosso, da poco più di un mese allenatore del Lione. Alle 20:45 di ieri, 29 ottobre, avrebbe dovuto guidare i suoi contro il Marsiglia allenato da un altro degli eroi azzurri di Berlino 2006, Rino Gattuso. La follia degli ultrà marsigliesi l’ha impedito. Poco prima dell’arrivo al Vélodrome, lo stadio del Marsiglia, una violenta sassaiola ha infatti investito il pullman che trasportava i calciatori e lo staff del Lione. In frantumi i doppi vetri sul lato destro del veicolo. Così Grosso è stato colpito da una lattina di birra a pochi millimetri dall’occhio sinistro. Quindici punti di sutura. Anche il suo vice, Raffaele Longo, avrebbe rimediato una scheggia di vetro nell’occhio. La partita è stata annullata dopo una riunione di emergenza tra i vertici della Ligue 1, i dirigenti delle rispettive squadre e i responsabili dell’ordine pubblico. Sette, al momento, gli arresti. Il recupero della partita avverrà a porte chiuse.
🚨 Olympique Marseille vs Olympique Lyon game called OFF after shocking case of team coach attacked with stones.
This was Fabio Grosso right after in @lequipe picture. 😳📸 pic.twitter.com/5VjxHw5lg2
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) October 29, 2023
Nel frattempo, all’esterno dello stadio gli ultrà del Marsiglia, spesso radicalizzati di seconda generazione, avevano preso d’assalto anche tre autobus che trasportavano tifosi della squadra ospite. Vere e proprie scene di guerriglia urbana, condannate anche dal presidente della Fifa Gianni Infantino: “Non c’è assolutamente spazio per la violenza nel calcio. Tali eventi non hanno posto nel nostro sport né nella nostra società e mi rivolgo alle autorità competenti affinché garantiscano che vengano prese misure adeguate”.
Agguato al pullman del #Lione nel quale è rimasto ferito Fabio #Grosso.
Questo non è calcio, non è sport. pic.twitter.com/a5TTkZgoyR
— Daniele De Felice (@DanieleBibo) October 29, 2023
Lione contro Marsiglia, i precedenti della violenza tra tifosi
Marsiglia Lione non è mai una partita come le altre. È quasi un derby, anche se la rivalità geografica non c’entra. La competizione è nel nome. Entrambe le squadre sono infatti conosciute come “Olympique”. Bisogna fare un passo indietro, agli anni Ottanta, quando l’allora principale broadcaster del calcio francese Canal+ decise di rendere questa sfida ancor più epica, definendola “Olympico”, sulla scia del più noto “Clasico” spagnolo tra Real Madrid e Barcellona. Tra gli episodi più violenti degli ultimi anni la coreografia del 2015 dedicata dagli ultrà del Marsiglia a Valbuena – raffigurato come un pupazzo impiccato – considerato un traditore per il passaggio Lione. Due anni fa, invece, la partita venne sospesa dopo soli quattro minuti: il marsigliese Payet venne colpito in testa da una bottiglietta lanciata dai tifosi del Lione.
Valbuena volverá al Velodrome con el Olympiacos. En 2015, así le recibieron los aficionados del Marseille. Le habían retirado su dorsal y le quitaron la insignia nada más fichar por el rival. El partido se suspendió media hora. Por suerte para él, jugará sin público este año. pic.twitter.com/MxLOP8ajmC
— Andrés Onrubia Ramos (@AndiOnrubia) October 1, 2020
La situazione sportiva del Lione
Una situazione difficile dentro e fuori dal campo. Il Lione, ultimo in classifica dopo 10 giornate, sta vivendo uno dei peggiori inizi di stagione di sempre. La scorsa settimana la situazione si era ulteriormente complicata dopo una rivelazione de L’Equipe: Grosso aveva cancellato una sessione di allenamento dopo aver interrogato alcuni giocatori alla ricerca di una presunta talpa nello spogliatoio.