Il blog di Beppe Grillo al centro di una polemica questa mattina. Il tesoriere del Partito Democratico, Francesco Bonifazi, aveva denunciato il comico per via di un post in cui accusava la Boschi e Renzi di essere coinvolti nella vicenda Tempa Rossa. In particolare, spiega Bonifazi su Facebook, c’è una frase ivi riportata che ritiene lesiva dell’immagine e della reputazione di iscritti ed elettori del Pd. Ed è la seguente: “Tutti collusi. Tutti complici. Con le mani sporche di petrolio e denaro”. L’attacco del post sembrava però rivolto ad alcuni elementi del governo Renzi, piuttosto che al Partito Democratico e tutta la sua comunità, da quanto si può evincere leggendo lo stesso. Comunque, sull’inchiesta la Procura di Potenza ha da tempo richiesto l’archiviazione di tutti i principali indagati. Nell’indagine era coinvolta anche l’ex ministra dello sviluppo economico Federica Guidi. Anche la sua posizione è stata archiviata.
Ciò che ha scatenato una certa perplessità è però la memoria difensiva di Grillo contro la denuncia del Pd, pubblicata da Bonifazi nel suo post odierno.
Vi è riportato che il capo politico del M5S “non è responsabile, né gestore, né moderatore, né direttore, né provider, né titolare del dominio, del Blog, né degli account Twitter, né dei Tweet, non ha alcun potere di direzione né di controllo sul Blog, né sugli account Twitter, né sui tweet e tanto meno su ciò che ivi viene postato”. Cosa che sulle prime fa sobbalzare, visto il titolo del blog e il dominio del sito. Ma effettivamente, come possiamo controllare dal sito whois.net, beppegrillo.it non è di proprietà di Giuseppe Grillo (vero nome del comico), ma di un certo Emanuele Bottaro, residente a Modena.
Un vecchio articolo di Panorama spiega che Bottaro sarebbe amico del comico, e che si sarebbe offerto volontariamente di essere intestatario del sito. E’ stato già indagato in passato per questioni relative al blog e difeso dal nipote di Beppe, Enrico Grillo. Il quale è anche vicepresidente dell’associazione Movimento 5 Stelle, a cui si rifà il movimento politico.
E’ arrivata anche la risposta diretta di Beppe Grillo all’attacco di Bonifazi. In un post odierno ha spiegato che quanto appare sul sito che porta il suo nome ha spesso la firma di altri, non la sua. E questo era anche il caso del post incriminato. Fatto forse ancora più importante, Grillo ricorda che nella querela sporta dal Pd è stato già assolto. Dal Secolo XIX apprendiamo che il processo in questione è in effetti passato da Genova a Roma. Ma non sappiamo di preciso chi sarà l’imputato. Tutto farebbe pensare che si tratterà di Bottaro.