“C’è molto da fare e non c’è tempo da perdere, nessuno ha la verità in tasca, tutti possono dare una mano”, questa la risposta del premier Matteo Renzi all’apertura dimostrata dal Movimento 5 Stelle sulle riforme e sulla possibilità di un dialogo costruttivo tra le parti. Dopo l’exploit del Partito Democratico alle elezioni europee, Grillo ha dichiarato infatti di riconoscere una nuova legittimità al governo in carica e di voler collaborare per il bene del paese. Solo pochi giorni fa sul suo blog aveva scritto di “potere dare un contributo fondamentale alle riforme costituzionali e alla legge elettorale” e di aspettare un’apertura da parte del premier. Renzi, di risposta, ha invitato con una lettera il leader del M5S a concordare un incontro. “Mi avete scritto come presidente del Consiglio e dunque possiamo vederci con una delegazione dell’esecutivo. Se preferite confrontarvi con noi come Pd, allora organizziamo una delegazione del partito e dei gruppi parlamentari” ha dichiarato infatti il premier.
Tutti ricordiamo il primo colloquio, spinto dagli stessi elettori del M5S, tra i due capigruppo avvenuto lo scorso febbraio durante le consultazioni del governo, un rapido scambio di battute e l’attuale presidente del Consiglio aveva invitato Grillo a lasciare il tavolo, conscio di non poter intrattenere un dialogo costruttivo. Ora, l’atteggiamento del leader del M5S appare completamente cambiato. Sarà perché Renzi è stato capace di trascinare il Partito Democratico ad un risultato vicino al 41%, mai così alto dal 1958. O forse perché dopo il flop alle europee il Movimento 5 Stelle ha perso ulteriormente consensi, già diminuiti dopo l’atteggiamento di rottura e non-partecipazione adottato da Grillo nei confronti del nuovo governo.
L’incontro è fissato per mercoledì a palazzo Chigi e, ha affermato Grillo, “non c’è alcuna preclusione da parte del Movimento 5 Stelle ad affrontare anche un tavolo di trattative sulle riforme costituzionali. Vogliamo lavorarci in modo rapido e responsabile, senza ritardare il processo”. Sperando che, questa volta, alle intenzioni seguiranno i fatti.
Cecilia Greco