L’ong ambientalista Greenpeace oggi compie 50 anni. È stata fondata il 15 settembre 1971 da un gruppo di attivisti canadesi del comitato “Non create l’onda”. Il gruppo salpò per l’isola di Amchitka, vicino l’Alaska, per fermare un test nucleare statunitense a bordo di un peschereccio battezzato per l’occasione “The Greenpeace”, comprato con i fondi raccolti grazie a un concerto rock. La missione degli attivisti era di condurre il peschereccio al sito del test e impedire l’innesco della bomba.
La nuova associazione Greenpeace aveva ancora un po’ di denaro e spostò il suo interesse a Moruroa, nell’oceano Pacifico meridionale. Vicino l’isola, la Francia stava compiendo test atomici in atmosfera. Greenpeace inserì annunci sui giornali della Nuova Zelanda per trovare volontari che vivessero vicino al luogo dell’esperimento. Trovarono l’appoggio di David McTaggart, uomo d’affari che riuscì a mobilitare un gruppo di attivisti vicino a Moruroa. La Francia rinunciò ai test nel 1974.
La sede italiana è attiva dal 1986. All’epoca, Greenpeace era radicata principalmente in Europa settentrionale, America del Nord e Pacifico e si preparava a diventare un’organizzazione globale.
Negli anni successivi Greenpeace guadagnò moltissimi attivisti in tutto il mondo occupandosi di diverse battaglie per la salvaguardia dell’ambiente tra le quali si ricordano le campagne a tutela di specie animali in via di estinzione e contro scorie tossiche e rifiuti nucleari. Oggi l’organizzazione ambientalista ha uffici in più di 55 Paesi e 3 milioni di sostenitori in tutto il mondo, ai quali si aggiungono attivisti, cyberattivisti, ricercatori, e un numero sempre crescente di alleati.