MOSCA – Avrebbe finito di scontare la sua reclusione nel 2034, ma ora è libero perché ha servito l’esercito ucraino. Si tratta di Serghei Khadzhikurbanov, cittadino russo condannato per l’omicidio della giornalista Anna Politkovskaya – contraria al regime russo – avvenuto il 7 ottobre 2006. L’uomo, ha riferito il suo avvocato Alexei Mikhalchik alla testata Rbc, è stato graziato e ha riacquistato la libertà dopo essersi arruolato e aver servito per sei mesi al fronte ucraino.
“Penso che in un certo senso, giustizia sia stata fatta”, ha spiegato l’avvocato, secondo cui il suo cliente non è mai stato “coinvolto nell’uccisione di Anna Politkovskaya”. Khadzhikurbanov, con un passato da ex agente per il dipartimento contro la criminalità organizzata, era stato riconosciuto invece come uno degli organizzatori dell’omicidio della giornalista, uccisa in un agguato nel palazzo di casa sua, nel centro di Mosca. Serghei Khadzhikurbanov, stando a quanto dichiarato dal suo legale, ha firmato un contratto per rimanere nell’esercito.