Settimana impegnativa per il nuovo presidente della Figc, Gabriele Gravina, che pochi giorni dopo la sua elezione si trova a presiedere una ”assemblea d’urgenza” della Lega Serie B che è stata convocata per oggi nella sede di via Rosellini a Milano. All’ordine del giorno c’è la risposta alla sentenza con la quale il Tar del Lazio ha accolto ieri le istanze cautelari presentate da Ternana e Pro Vercelli, sospendendo così tutti i provvedimenti sul format della serie B. È lo stravolgimento delle vecchie regole, quelle che imponevano che in nome di una giusta causa – quale può essere la riduzione delle squadre professionistiche – si potesse modificare il format dei campionati, scavalcando abilmente i soggetti coinvolti e senza alcuna modifica allo statuto.
La vicenda, ricordiamolo, ha inizio il 18 luglio dopo l’esclusione di Avellino, Bari e Cesena, con la conseguente riapertura dei termini per il ripescaggio di tre squadre della Serie B. Fabbricini, commissario straordinario della Figc, delibera il blocco dei ripescaggi e la Serie B si ferma a 19 squadre. La vicenda raggiunge il suo culmine ieri, quando il Tar del Lazio con una sentenza storica, cambia nuovamente le carte in tavola.
Infine la lettera predisposta dai legali della Figc, recapitata al direttore generale Michele Uva. Al dirigente, che era in carica dal 2014, viene notificata l’istanza di sospensione della propria funzione causa “necessità di fare valutazioni sulle posizioni di vertice”. Si attendono ora aggiornamenti sulla posizione di Uva, che nel 2017 è divenuto sub commissario della Lega Calcio Serie A, ruolo che lui stesso abbandonò per la nomina a vice presidente Uefa.