Beyoncé entra nella storia dei Grammy Awards. Grazie alla conquista di quattro premi nella 63esima edizione, la cantante americana ha raggiunto un totale di 28 Grammy ed è diventata l’artista femminile più premiata, superando la violinista Alison Krauss con 27 premi. Queen Bey ha vinto il premio per il miglior video musicale, quello per la miglior performance rap e miglior canzone rap e infine quello per la miglior performance R&B.
Chi ha conquistato il premio più importante però è Billie Eilish: la giovane cantautrice ha prevalso nella categoria “disco dell’anno” grazie al singolo Everything I Wanted. L’album dell’anno è stato invece vinto da Taylor Swift con Folklore: si tratta della sua terza vittoria in questa categoria, eguagliando i record di Frank Sinatra, Stevie Wonder e Paul Simon.
Inoltre, con la vittoria di I Can’t Breathe di H.E.R. come brano dell’anno e la premiazione di Megan Thee Stallion come miglior artista emergente, le prime quattro categorie sono state assegnate ad artiste donne. La giovane rapper emergente ha conquistato in totale tre premi, diventando la prima rapper donna a vincere il titolo di “miglior canzone rap”. Il premio Brown Skin Girl è andato a Ivy Carter, la figlia di Beyoncé e Jay-Z, che a nove anni si attesta come una delle più giovani vincitrici della storia dei Grammy.
Soddisfazione anche per Harry Styles, che ha conquistato il “Best Pop Solo Performance” grazie al singolo Watermelon Sugar. Per l’ex artista degli One Direction si tratta di una vittoria al debutto negli Oscar della musica, che si sono aperti con l’esibizione del suo brano.
È stata un’edizione condizionata dalla pandemia: pubblico assente, niente red carpet e performance alternate tra live ed esibizioni registrate. Sicuramente la serata di Los Angeles verrà ricordata per essere stata la notte delle donne.