Se il “Buongiorno” si vede dal mattino, per Massimo Gramellini ieri non deve essere stata una bella giornata. Il giornalista de “La Stampa”, infatti, è stato accusato di plagio su molti siti e social network.In realtà la storia de “Il biglietto volante”, questo il titolo del “Buongiorno” di ieri, sarebbe opera di una ragazza torinese, Alice Calcagno, che il 3 ottobre aveva postato su Facebook uno status evidentemente simile al testo della rubrica quotidiana della prima pagina de “La Stampa”.
Il padre di Alice aveva inviato a “Specchio dei tempi” il post di sua figlia e, proprio da lì, Gramellini avrebbe attinto per il suo “Buongiorno” di ieri che raccontava di una scenetta avvenuta a bordo di un tram di Torino.
Un signore cerca di farsi largo tra la folla per raggiungere l’obliteratrice, quasi una missione impossibile, considerando la quantità di gente sul mezzo. Una ragazza, allora, propone all’uomo una sorta di catena umana che, di mano in mano, faccia arrivare il biglietto a destinazione per poi essere restituito al legittimo proprietario una volta obliterato. Tra lo scetticismo di tutti (nessuno, infatti, avrebbe mai creduto che il biglietto sarebbe stato restituito) l’esperimento riesce e regala a tutti i presenti un momento di gioia e positività. «Sul tram, per un momento, tutti si sentono inspiegabilmente felici. Ogni tanto succede», chiosa Gramellini.
Subito su Facebook un componente del gruppo “Buongiorno un c….: resistenza culturale a Gramellini e al gramellinismo”, fa notare come quella storiella non sia accaduta in presenza del giornalista, ma “copiata da cima a fondo dal post di Alice”.
E così l’autore di una delle rubriche più lette e famose non ci ha fatto proprio una bella figura e, per tutta la giornata, è stato bersaglio di numerosi siti e social network che gli hanno rivolto una pioggia di commenti ironici e non certo lusinghieri. Probabilmente citare la sua fonte gli avrebbe risparmiato offese e figuraccia.
Tuttavia, l’unica che appare lusingata da tutta la vicenda è proprio la giovane Alice che ingenuamente scrive su Facebook: «E poi Massimo Gramellini legge la tua storia e la pubblica in prima pagina come Buongiorno de La Stampa. Ogni tanto succede. Già! Intrascurabile felicità!». Plagiata e contenta si direbbe.
Da La Stampa e da Gramellini nessuna replica, anche non è semplice trovare giustificazioni e negare l’evidenza.
Francesca Polacco