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GP SPAGNA, A MONTMELO’ VINCE ROSBERG SU HAMILTON. BOCCIATA LA FERRARI

di Domenico Cappelleri11 Maggio 2015
11 Maggio 2015

rosberg

 

Chi voleva vedere il reale potenziale delle Mercedes è stato accontentato. Lewis Hamilton, nel gran premio di Spagna vinto dal compagno Rosberg, ha rifilato alla Ferrari di Vettel oltre 50 secondi in 32 giri (distacco finale più sosta aggiuntiva). Il tedesco del Cavallino ha tenuto dietro l’inglese per 33 tornate, prima della decisione del team di Stoccarda di cambiare strategia.
Allo start brutta partenza di Hamilton (problema alla frizione?), sverniciato dalla Ferrari numero cinque e da Bottas, sul quale il pilota Mercedes ha ripreso la posizione alla prima curva. Rosberg partito dalla pole ha iniziato subito a guadagnare terreno sui diretti inseguitori. La Mercedes numero 44 è rimasta invece incollata agli scarichi della Ferrari di Vettel senza riuscire a superare. Dopo 14 giri il campione del mondo in carica ha anticipato tutti ed è rientrato ai box, per lui, però un problema nel montaggio del pneumatico posteriore destro che ha causato una sosta più lunga del previsto. Ai box Ferrari, notato l’incoveniente, hanno richiamato Vettel che al rientro in pista ha messo di nuovo le ruote davanti all’inglese. Al 33esimo giro la Mercedes ha cambiato strategia: Hamilton ha sostituito le gomme e ha iniziato a spingere (1 secondo e mezzo a giro su Vettel). Il britannico si rifermerà per una sosta aggiuntiva ma il tempo guadagnato a pista libera gli permetterà di conservare la seconda posizione. Dietro Raikkonen con una tattica diversa rispetto a Vettel (gomma hard al secondo pit e media nel finale) non riuscirà a sorpassare Bottas e chiuderà quinto.

Doppia configurazione. A far discutere in casa Ferrari è stata la scelta di Raikkonen di montare la vecchia configurazione aerodinamica. Sabato mattina erano trapelate alcune indiscrezioni secondo le quali il finlandese avesse perso un fantomatico lancio della monetina e fosse stato costretto dal team a montare il vecchio pacchetto. In realtà il numero 7 ha fatto il diavolo a quattro per avere la monoposto del Bahrein (fatta eccezione per la nuova ala posteriore). Il team lo ha accontentato ma i risultati non sono arrivati. Nello specifico le differenze sostanziali tra le due monoposto erano sui freni posteriori con due piccole pinne collocate sulle prese d’aria nella vettura di Vettel ma non in quella di Raikkonen, sul fondo, diverso in prossimità delle ruote posteriori, e sul “ricciolo” collocato sul diffusore. Le novità sulla Ferrari hanno portato un vantaggio in termini di prestazioni, ma non hanno fatto fare il salto di qualità che in molti si aspettavano. Il bicchiere a Maranello è mezzo vuoto.

Mercedes soddisfatta. La casa di Stoccarda può ritenersi soddisfatta del risultato e della prestazione della monoposto, nata bene e evoluta altrettanto bene. Per il primo weekend europeo il team tedesco ha apportato piccole modifiche che hanno fruttato: dal tunnel nella parte bassa delle fiancate come presa d’aria, alle alette sempre sulle fiancate, che incanalano il flusso verso il basso.
Anche quest’anno il mondiale sembra prendere i binari di Stoccarda.

Domenico Cappelleri

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