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HomeEconomia Governo, rush finale su reddito e quota 100. Giovedì decreto in Consiglio dei ministri

Governo, settimana decisiva
per reddito e quota 100
Giovedì il decreto in Cdm

Confermati fondi per i disabili

Previste misure anche per i rider

di Andrea Murgia14 Gennaio 2019
14 Gennaio 2019

Il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio (s), il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini alla Camera durante l' esame del disegno di legge Anticorruzione, Roma 21 Novembre 2018. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Si apre una settimana importante per il governo. Giovedì sarà il giorno dell’approvazione in Consiglio dei ministri del decreto per reddito di cittadinanza e quota 100, dopo che è stato risolto il nodo legato ai fondi di invalidità. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha infatti confermato che ci saranno i contributi previsti per i disabili. Collegate al provvedimento anche le norme per regolare il lavoro dei rider.

Andando alle due misure bandiera del governo gialloverde, su quota 100 pende ancora la questione delle buonuscite agli statali e di chi paga gli interessi in caso di anticipo bancario del trattamento di fine servizio (Tfs).

Sul fronte del reddito, invece, dopo la minaccia di non votare il decreto da parte di Salvini, si è arrivati ad una soluzione sui fondi per i disabili. Nei giorni scorsi l’altro vicepremier, Luigi Di Maio, aveva parlato di 400 milioni da spalmare tra pensioni minime, di invalidità e formazione. Parlando dei fondi per i disabili, il ministro del Lavoro aveva annunciato un aumento rispetto agli attuali 280 euro che andranno a 260mila invalidi che avranno acceso al reddito.

Tra i meccanismi già previsti nell’impianto della misura, è previsto un percorso a tappe attraverso centri per l’impiego e sostegno dei navigator, che controlleranno anche che i beneficiari rispettino gli impegni, pena il taglio o la decadenza dal beneficio. Inoltre, se dopo un anno non si accetta un lavoro si perderà l’assegno.

Per quanto riguarda i rider, è possibile che con il decreto venga regolarizzata la professione con compenso minimo e contributi. Dovrebbero essere inseriti anche il divieto di paga a cottimo, minimo e massimo di ore a settimana e rimborso spese per manutenzione di bici e motorini utilizzati per le consegne.

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