Resta alta la tensione nel governo dopo il faticoso accordo raggiunto ieri sulla riforma dell’utilizzo delle intercettazioni. Lo scontro ora si concentra – nuovamente – sulla riforma della prescrizione: sul tema Italia Viva e il suo leader Matteo Renzi non hanno intenzione di cedere, anzi, rilanciano e minacciano il premier Giuseppe Conte di essere pronti ad arrivare alla rottura, se la riforma non venisse stralciata. Le truppe parlamentari di Iv intanto si allargano, con l’ingresso nel gruppo del Senato dell’ex direttore de L’Espresso Tommaso Cerno, proveniente dal Partito Democratico, mentre alla Camera da Leu arriva Michela Rostan.
Per il governo quindi i numeri sarebbero quindi ancora più risicati, soprattutto al Senato, se il partito di Renzi dovesse concretizzare lo strappo. La situazione rimarrebbe in bilico anche con il soccorso di una formazione di un gruppo di parlamentari “responsabili” in uscita da Forza Italia e dalla stessa Italia Viva.
Secondo gli ultimi sondaggi realizzati da Tecnè-Swg, intanto, la strategia del braccio di ferro utilizzata da Renzi ancora non pagherebbe in termini di consenso: Italia Viva si ferma infatti al 3,9% delle preferenze.