Il Movimento Cinque Stelle grida un altro “no”: ieri non si è presentato alle consultazioni con il premier, Paolo Gentiloni, per la formazione del nuovo esecutivo, oggi e domani non sarà in aula al momento della fiducia.
«Da domani tutti i nostri parlamentari staranno fuori da questo finto Parlamento e il Parlamento lo faranno nelle strade e nelle piazze», ha detto Beppe Grillo al termine del suo spettacolo “Grillo Vs Grillo” in scena al teatro Politeama di Genova. Tra gli spettatori anche Luigi di Maio, che all’uscita ha ribadito l’assenza del partito in Aula per il voto di fiducia di oggi pomeriggio.
Alessandro Di Battista ospite a “Faccia a Faccia” ha smentito l’ipotesi Aventino: «Non ci andremo. Faremo mobilitazione nelle piazze. L’Aventino ha portato sempre molta sfortuna a chi l’ha fatto».
«Conoscerete tutte le iniziative del M5s – ha detto Di Maio – È chiaro: c’è una politica che si arrocca nel palazzo e poi ci siamo noi. Continueremo a stare con il popolo». Prima proposta fra tutte un flash mob entro il 24 gennaio, annunciato da Grillo sul suo blog ieri durante il giuramento del governo Gentiloni. «Continuino con le loro consultazioni, con i loro riti tristi, triti e ritriti, con le loro sceneggiate. Noi compariremo in una piazza d’Italia e terremo lì una seduta parlamentare, dove a parlare e ad essere ascoltati saranno i cittadini».
Una vera assenza, iniziata ieri alle consultazioni e destinata a perdurare, e non una semplice minaccia, come era accaduto nel 2013 con Pier Luigi Bersani e poi con Enrico Letta, e nel 2014 con Matteo Renzi, quando il M5s aveva optato alla fine per la diretta streaming. «Questo governo nasce morto e votare la sfiducia è una perdita di tempo», ha chiarito Roberto Fico.
Tra i grandi assenti di oggi anche la Lega di Salvini: «Non riconosciamo alcuna legittimità a Gentiloni e al suo governo. Non abbiamo tempo da perdere. L’unica risposta che vogliamo ascoltare è la fissazione della data per le elezioni politiche». Nonostante la coincidenza d’intenti e richieste, M5s e Lega saranno in luoghi differenti: nessuna alleanza tra loro, neanche di piazza.