Dopo il Consiglio dei ministri delle 9.30 per le nuove misure anti-Covid, si apre la partita tra le forze politiche per i 42 sottosegretari che completeranno la squadra di governo. L’esecutivo chiede il 60% delle nomine siano femminili e che venga rispettato il peso dei partiti in parlamento.
Le deleghe più contese sono quelle di Interno, Economia e Giustizia. E tra i partiti di maggioranza si discute di numeri: al M5s, dopo la spaccatura sulla fiducia, spetterà una rappresentanza ridotta, la Lega dichiara di aspettarsi una decina di sottosegretari, o comunque più del Pd che dovrebbe indicare una rosa di sette nomi.
Ridotta, se non nulla, la presenza di tecnici, ipotizzata al momento per la delega ai Servizi – che non si esclude il premier Draghi possa tenere per sé – e al Fisco, per la quale si parla di Ernesto Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate.