Google è accusato di abuso di posizione dominante e potrebbe essere costretto a pagare una multa di 6 miliardi di dollari. L’Antitrust Ue ha avviato un’azione formale contro il colosso di Mountain View chiudendo un’indagine iniziata da parte di Bruxelles nel 2010. Oggi infatti il responsabile della politica per la competizione della Ue, Margrethe Vestager, ha annunciato l’iniziativa contro Big G. Nel mirino anche il sistema operativo Android per smartphone.
“Se l’inchiesta confermerà le nostre preoccupazioni, Google dovrà affrontare le conseguenze legali e cambiare il modo in cui svolge la propria attività in europa”, ha detto Margrethe Vestager. La Commissione europea ha presentato le accuse per violazione delle norme comunitarie sulla concorrenza e Google ha ora tre mesi di tempo per rispondere e poi presentare ricorso alla Corte di giustizia Ue. L’Antitrust europea aveva avviato le indagini cinque anni fa per sospetto abuso di posizione dominante nel settore della pubblicità su internet e delle ricerche online. L’accusa sostiene che l’azienda usi l’assoluto dominio nel mercato dei motori di ricerca in Europa (circa il 90%) per favorire altri suoi prodotti a scapito della concorrenza. Indagini che potrebbero concludersi con una multa pari al 10% del fatturato del gigante californiano. Inoltre queste prime indiscrezioni già pesano sui titoli Google che perdono l’1,60% a 539,94 dollari.
“E’ un’indagine seria con conseguenze serie. Nei casi di abuso di posizione dominante, sono di solito previste multe ed è imposto il cambiamento di alcuni comportamenti”, spiega Spencer Waller, professore antitrust alla Law School di Chicago. L’abuso di posizione dominante infatti è una delle infrazioni europee più gravi. Già in passato la commissione Ue aveva inflitto a Microsoft multe per oltre 2 miliardi di euro proprio per aver abusato della sua posizione dominante e il caso di Google potrebbe ora diventare il più importante di quelli perseguiti dall’Antitrust.