Il gigante di Mountain View è pronto a chiudere la sua piattaforma social Google+. Una decisione dovuta alla scoperta di una falla all’interno della sicurezza. Secondo il famoso motore di ricerca una vulnerabilità, nel sistema di gestione dei membri del social network, ha consentito agli sviluppatori di servizi terzi di accedere ai dati di oltre 500 mila utenti. Il bug è stato scoperto a marzo, ma ora, spiega Google, tutto è stato risolto. Secondo il Washington Post, che ha riportato la notizia, il problema è stato resa pubblico solo oggi per paura che il caso potesse essere collegato allo scandalo Cambridge Analytica.
L’azienda non ha ancora stabilito con certezza quanti utenti siano stati coinvolti. «Abbiamo eseguito un’analisi dettagliata nelle due settimane che hanno preceduto la riparazione della falla e possiamo determinare che i i profili interessati erano circa 500 mila. La nostra analisi ha dimostrato che fino a 438 applicazioni potrebbero aver utilizzato i registri relativi all’uso delle Api (i protocolli che consentono a uno sviluppatore terzo di interagire con il servizio», ha scritto Google in un post.