Dà qualche segnale di speranza il quadro emerso dall’ultimo rapporto annuale di Federculture. Nel 2014 l’interesse degli italiani nei confronti della cultura e dell’arte ha mostrato infatti piccoli segnali di ripresa rispetto all’anno precedente. Le famiglie spendono di più in questo campo (66,1 miliardi di euro nel 2014, ovvero circa 1,4 miliardi in più rispetto al 2013, +2,1%), sono aumentate le visite alle mostre e ai musei (7,7% in più rispetto al 2013) e ai siti archeologici e ai monumenti (5,8%). In crescita anche spettacoli sportivi (3,3%), cinema (1,7%).
Arrancano, seppur con una lieve risalita, anche il teatro e la musica, che, nell’ultimo biennio avevano registrato un -15%, migliorato nel 2014 di un +2,2%.
Rimane desolante invece il panorama della lettura: si legge sempre meno e si comprano meno libri. Male anche il fronte “attività culturali”, con un 19,3% di italiani che non partecipa a nessuna di queste.
Lo scopo del report, come ogni anno, è quello di mostrare le criticità, difendere e valorizzare le attività culturali e artistiche, per tentare così di potenziare questo settore.
Al fine di fornire una visione ancora più chiara della situazione italiana i dati sono stati confrontati con quelli degli altri paesi, con un’attenzione particolare agli scenari alternativi come il crowdfunding o l’art bonus.
Il risultato tutto sommato positivo se si considera il periodo di crisi è stato festeggiato dal presidente di Federculture Roberto Grossi , che ha presentato la ricerca ieri mattina in una conferenza con ospite anche il Ministro dei Beni e delle Attività culturali Dario Franceschini.
Silvia Renda