Big a parte, ad aver conquistato i collegi con successo in queste elezioni politiche, sono loro, gli esponenti della società civile. Gli italiani hanno votato e hanno dimostrato di preferire non i grandi personaggi della politica, ma i candidati comuni, quelli che meglio incarnano i disagi e le difficoltà dei loro elettori.
Ne è l’esempio Elisa Tripodi, giovane donna candidata al collegio uninominale della Valle d’Aosta per il Movimento 5 Stelle, che ha rovesciato qualsiasi pronostico conquistandosi il posto a Montecitorio. Trentunenne, aostana ma di origini calabresi, la candidata nella vita vende assicurazioni e nel fine settimana lavora come barista in una discoteca. “È un ottimo risultato; ci è voluta una candidata di origine calabrese per portare una donna della Valle d’Aosta in Parlamento”, ha commentato con ironia Tripoldi, che ad Aosta ha conquistato il 25% dei voti con quasi 16 mila preferenze. Un risultato importante, considerando che in tutta la regione non era mai stata eletta una donna.
La battaglia elettorale alpina ha visto la candidata confrontarsi con Giampaolo Marcoz , 43 anni, che ha conquistato il il 18,3%, figlio di notaio e brillante professionista con uno studio avviato nel centro di Aosta. Candidato alla Camera per la coalizione formata da Mouv, Alpe, Stella alpina e Pnv-Ac, ha detto di essere sceso in campo perché “la società civile deve mettere la propria professionalità al servizio della Valle d’Aosta”. Molti lo davano per favorito, ma alla fine si è dovuto accontentare del terzo posto, dietro alla candidata delle forze autonomiste di maggioranza e con una manciata di voti in più del candidato della Lega.